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Maestria Torres, campione dei non gol

Maestria Torres, campione dei non golTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 24 settembre 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Fernando Torres, ieri sera, è stato devastante. Ha sconquassato in due la difesa dell'Empoli, risultando immarcabile per ampi tratti. Ha siglato un gol da vero centravanti, praticamente alla Drogba, spedendo sul palo lungo il cross di Abate. Infine ha creato gioco, è andato più volte vicino alla rete della vittoria, peccando in fase di realizzazione. Perché, e il pensiero non può non essere quello, se ci fosse stato Cassano al posto del nazionale spagnolo - che in carriera ha certo raccolto più del Pibe di Bari Vecchia - il Milan avrebbe portato a casa la partita con quel colpo di punta a prendere il tempo a sepe. Palla fuori e due a due scritto (con un altro gol, è il terzo, per il carneade Honda) sebbene l'assalto finale potesse portare a ben altra sorte. Il problema, è si sapeva, non è l'attacco per questa squadra. Bensì la fase difensiva, troppe volte ballerina, bucata in quaranta minuti dagli avanti toscani: nella seconda occasione, obiettivamente, sarebbe stato meglio intervenire in altra maniera.


Ritornando a Fernando Torres, il suo esordio da titolare è stato ai limiti del perfetto. Gol, qualche bel movimento, l'assist per la traversa di Menez, qualche giocata da grande calciatore. Se fosse questo il Torres arrivato in Italia, per le prossime 38 partite, verrebbe da dire che sembra quasi sprecato per una società che non milita in Champions League. Nel Milan, molto offensivo, rischia di diventare il punto fisso nonché il cannoniere principe, con vari interpreti a girare sui lati. Torres però, nei suoi limiti, è diventato il maestro del non gol, seppur abbia speso un'intera carriera a gonfiare la rete avversaria. Ecco, questo può essere il problema principale di un Milan che fa già fatica a non prendere gol: Torres, al di là di ogni dubbio, è un campione che in Italia è arrivato solamente perché reduce dall'involuzione di Stamford Bridge, dove ha vinto tutto pur sbagliando gol che un Calloni non avrebbe fallito. Nella nostra Serie A dovrà dimostrare di essere sbocciato un'altra volta. E per ora è sulla buona strada.