Roma nei guai, ma toccare il fondo è dietro l'angolo
C'è un detto che spiega come, quando si tocca il fondo, c'è sempre una pala per scavare, da qualche parte. Dopo l'eliminazione del Napoli dalla Champions League - con solamente due società del Belpaese nella massima competizione intercontinentale, ed è stato pareggiato il record negativo del 2012-13 - bisogna ripartire da Roma e Juventus. Peccato che i giallorossi, non propriamente con un ranking da prima della classe, abbiano trovato Manchester City e Bayern Monaco nel girone: non era semplicissimo, certamente, il sorteggio, ma avere pescato gli inglesi complica notevolmente le cose, e sembra di riguardare il Napoli nel 2011-12, quando oltre a Bayern e City c'era il Villarreal come quarta forza del girone. Missione quasi impossibile, la Roma è davvero nei guai, e servirebbe un ulteriore rinforzo per spaccare e sparigliare le carte. Altrimenti il terzo posto nel girone è davvero palpabile, al di là della forza dei moscoviti che sembrano destinati a essere la Cenerentola.
Quello che però fa davvero paura è che, agli ottavi, possano arrivare zero società italiane.
Perché la Juventus, con un girone più che abbordabile viste le premesse (l'Atletico Madrid, pur forte, lo è meno di parecchie società di prima fascia, soprattutto dopo la passata stagione) ma rischia con un Olympiakos che si può confermare mina vagante. I greci, indeboliti, sono avversari ostici soprattutto in casa. Ecco, se Roma e Juventus dovessero arrivare terze nel girone allora tutto si complicherebbe. Perché, al di là delle simpatie e delle antipatie, il nostro calcio sta davvero toccando il fondo. Sperando che non ci sia da spalare, nonostante sia l'unica nazione con tutte e sei le qualificate alle competizioni europee, nella top 10, ancora in corsa.