Sconcerti sul Mondiale: "Livello innalzato, Italia tra due scuole tattiche"
Presente negli studi di Sky Sport, il giornalista ed editorialista de Il Corriere della Sera Mario Sconcerti ha parlato del Mondiale in corso in Brasile: "Ci sono squadre ben organizzate e un gioco molto piacevole, anche Algeria e Stati Uniti hanno fatto vedere cose interessanti. Credo che il livello globale si sia innalzato, il Mondiale sta dimostrando che si gioca molto per la squadra. I campioni veri si stanno mettendo a disposizioni delle rispettive formazioni, anche Colombia e Cile stanno facendo benissimo: c'è un gioco sudamericano di stampo europeo. L'importante media gol in questa Coppa del Mondo? Si segna tanto, è vero. Molto dipende dagli equilibri, la maggiore velocità e la maggiore organizzazione portano a più tiri in porta e più occasioni da gol. In apparenza mancano grandi difensori, ma anche Thiago Silva sta facendo fatica. Complessivamente, attacco e centrocampo sono maggiormente avvantaggiati rispetto al reparto difensivo. Mi ha colpito tantissimo James Rodriguez, il colombiano sta facendo bene al Mondiale grazie alle esperienze con Porto e Monaco".
Sconcerti ha provato a dare una breve spiegazione del flop italiano in Brasile: "Il nostro problema non è la qualità dei calciatori, la verità è che siamo lenti. L'Italia è rimasta ferma tra due scuole tattiche, ovvero tra il maggiore controllo di palla e il tipico gioco all'italiana. Per controllare la sfera, il ritmo è nettamente calato".