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Un Ince non tira l'altro: per ora Tom ignora l'Inter e l'Italia

Un Ince non tira l'altro: per ora Tom ignora l'Inter e l'ItaliaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 7 giugno 2014, 08:302014
di Gianluca Losco

L'idea era nata quasi dal nulla, ma per un progetto interessante. Poi era germogliata, raccogliendo conferme e consensi per la strada. Del resto Paul Ince ha lasciato un bel ricordo all'Inter nei due anni in cui ha vestito la casacca nerazzurra; se il figlio Tom cerca una nuova esperienza, perché non in Italia e nel club del padre? Nell'ambiente se ne comincia a parlare, quella che era un'idea diventa una trattativa: un mese fa il blitz di Ausilio a Londra, tutto sembra fatto. Le cose forse vanno un po' troppo per le lunghe, ma resta l'ottimismo, perché lo stesso Tom Ince esce allo scoperto: "L'Inter è un'opzione seria, per me sarebbe un sogno".

Il tutto prosegue sui giusti binari, Ince Jr. bissa: "Ricordo San Siro, Zanetti e Massimo Paganin. L'ex difensore replica, ai nostri microfoni: "Ricordi indelebili mi legano con Ince". A fine maggio scende in campo anche Moratti, che dell'Inter resta presidente onorario: "Stiamo ancora lavorando per prenderlo". I giorni passano, la trattativa forse torna ad essere solo un'idea. Nel frattempo, però, cambia tutto, ed è soprattutto lo stesso Tom a cambiare idea: "Ho discusso molto con la mia famiglia, abbiamo deciso che il mio futuro calcistico sarà in Premier League".

Più che "sarà" sarebbe giusto dire "continuerà", dato che Ince il massimo campionato inglese lo ha già assaporato in questi ultimi sei mesi, quando il Blackpool (club dal quale si svincolerà) lo prestò al Crystal Palace. Certo, la scelta non appare così fuori dal mondo, del resto Thomas Christopher resterebbe in patria. Fatto sta che l'ala ha preferito non venire in Italia, non approdare all'Inter; un'esperienza che comunque poteva starci nella sua carriera, perché a 22 anni ormai raggiunti il tempo del raggiungimento della maturità calcistica può definirsi concluso. Forse un'occasione sprecata per lui, forse un rammarico anche per il nostro calcio, capace sempre di meno di attirare i giocatore all'estero.