Vi prego, che qualcuno dia un senso a questo mercato...non solo in uscita!!! Puntiamo sulla cucina...
Ah i tempi andati... La nostalgia è una brutta bestia, come dice sempre mio padre... E di nostalgia, in questi giorni, ne provo molto. Ripenso alle estate piene di colpi di scena. Di quando le nostre big ufficializzavano nomi da primissima pagina. C'era l'imbarazzo della scelta. Così tanti Top Player (quelli sì che lo erano) che ti esaltavi anche se non riguardavano la tua squadra del cuore. Ronaldo all'Inter, Ibra al Milan, Buffon alla Juventus, che botti... Impensabile che possa riaccadere. La cartina di tornasole è il mediocre mercato che stiamo vivendo in questa strana (e piovosa) estate. Di voci ne sono circolate, come sempre, a migliaia ma, a conti fatti, di colpi veri, quelli che esaltano le folle, non se ne sono visti. Se consideriamo che Iturbe (grande giocatore ma non ancora un fuoriclasse) è, al momento, il colpaccio del 2014, il panorama si intristisce tanto quanto il cielo di questo periodo. E, allora, che qualcuno dia un senso a questo mercato!!! Ci sarà pur un club che ha ancora la voglia (e la forza economica) di portare in Italia una stella. La Juve, lo scorso anno, ha messo a segno il colpo Tevez, la speranza che possa riaccadere (Morata, bell'acquisto, ma vale il discorso fatto per Iturbe). L'Inter ha speso il nulla, che ci sia spazio per un big? Roma, Milan, forza, c'è ancora tempo...
Diciamo che, purtroppo, c'è ancora tempo per altri saluti eccellenti. Kakà ha fatto bene ad andarsene, Balotelli, perdonatemi, ma si è fatto un favore ad andarsene, i campioni del Triplete avevano dato tutto, Benatia aveva voglia di Guardiola ma la lista sembra non essere completa. Mi preoccupa, ad esempio, il "caso Vidal". Alla Juventus una quarantina di milioni farebbero comodo (a chi non farebbero comodo?) e, alla fine, giocare nei Red Devils non sarebbe proprio come finire nel gelo della Russia (vero Guarin?). Questo mi fa riflettere: che sia un anno da botti ma in uscita? Molto probabile, anzi quasi certo. La nostra era, quella in cui entravamo negli alberghi del calciomercato a testa alta (e con tanto denaro), è passata agli archivi. I nostri dirigenti sono ancora tra i migliori ma provate voi a convincere un ragazzo di 20/25 anni a scegliere di giocare, per pochi soldi (pochi per il diretto interessato), in Italia e rinunciare ad una montagna di quattrini in Paesi calcisticamente più intriganti (tifo, stadi, stile di vita...). Ci è rimasta la cucina. In quella siamo ancora superiori a tutti. Forse ecco perché Galliani invita tutti i suoi potenziali crack in un noto ristorante a Milano. Li vuole prendere per la gola, l'unica arma che ancora ci è rimasta per portare in Italia qualche fuoriclasse. Ovviamente mi auguro, davvero, di avere torto marcio. Il gong del calciomercato è ancora lontano e qualcuno potrebbe farsi avanti e disintegrare le mie certezze. Mal che vada mi consolerò con un piatto di lasagne...