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9 novembre 1988, la nebbia a Belgrado salva il Milan e cambia il calcio europeo

9 novembre 1988, la nebbia a Belgrado salva il Milan e cambia il calcio europeo
lunedì 9 novembre 2015, 04:002015
di Gaetano Mocciaro

Il 9 novembre 1988 si gioca una partita che cambierà probabilmente tutti gli equilibri del calcio europeo per molto anni. Allo stadio Marakana di Belgrado va scena va il ritorno del secondo turno di Coppa dei Campioni fra lo Stella Rossa e il Milan di Arrigo Sacchi. All'andata i rossoneri non vanno oltre l'1-1 a San Siro con Virdis che replica al vantaggio iniziale di Dragan Stojkovic. A Belgrado c'è un clima ostile ad attendere i rossoneri. Scende una nebbia fitta, che rende la partita totalmente invisibile. Dejan Savicevic, all'epoca fuoriclasse dello Stella Rossa, la porta la vede e supera nel secondo tempo Giovanni Galli. Non bastasse arriva l'espulsione di Virdis per un fallo che non vede nessuno se non un guardalinee.

La visibilità ormai è nulla, la nebbia sempre più fitta e al 12' del secondo tempo anche l'arbitro, il tedesco Pauli, si arrende: impossibile continuare e partita sospesa. Si rigioca il giorno successivo, da capo, da 0-0. Ma con Virdis squalificato. Sacchi recupererà il giorno successivo Gullit e il Milan riuscirà a spuntarla ai calci di rigore. E da lì proseguì la corsa fino alla vittoria della Coppa dei Campioni. Che porterà alla partecipazione dell'edizione successiva, ancora vinta e a due Coppe Intercontinentale vinta.

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews