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Abodi: "Mi piacerebbe dare un'anima diversa all'attuale Serie A"

Abodi: "Mi piacerebbe dare un'anima diversa all'attuale Serie A"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 28 settembre 2015, 13:022015
di Chiara Biondini

"Due anni fa non ero pronto a raccogliere quella sfida, nata durante una cena con alcuni amici. Oggi, dopo anni di intenso lavoro, mi piacerebbe dare un'anima diversa all'attuale Serie A". Sono le parole di Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, ospite a "La Partita Perfetta", trasmissione che va in onda ogni domenica alle 20.30 su Sport1.

Abodi ha raccontato dei progressi che la Serie B ha saputo compiere. "Abbiamo tolto la definizione "di Serie B": da sempre suonava come dispregiativo. Abbiamo voluto dividere il contenuto dal contenitore. Al mio arrivo abbiamo trovato tantissimi anni di storia e un libro pieno di pagine bianche ancora da scrivere. I numeri sono dalla nostra: il 75% dei nostri giocatori sono italiani, il 38% degli under21. Questo ci spinge ad un grande lavoro, anche sui social network, finalizzato a suscitare interesse verso il nostro campionato".

Caso Catania: come ripartire? "E' stato un momento davvero complicato. L'ho vissuto come un tradimento: basta pensare che una delle quattro gare incriminate l'ho vista allo stadio, come mi piace fare. E Pulvirenti, addirittura, mi telefonò lamentandosi per il trattamento ricevuto da alcuni siti che parlavano di sospetti. Molti tifosi del Catania continuano a domandarmi: "Abbiamo capito chi ha comprato le partite. Ma chi le ha vendute?".

Capitolo Tavecchio. "Ci sono dei momenti in cui deve prevalere il bene comune e Tavecchio rappresentava quello. Era il candidato che metteva d'accordo le quattro leghe ed è solo quello il significato del mio appoggio a quella candidatura. Serie A? Non sarà, in caso, una mia spontanea candidatura ma una richiesta che partirà dalle società. Mi piacerebbe dare un'anima diversa all'attuale campionato. Curva Sud deserta? Non mi piace quello che sta accadendo. Lo stadio va umanizzato e la gente responsabilizzata, anche con la tecnologia di cui disponiamo. Chi sbaglia deve pagare ma chi non sbaglia non può pagare per gli altri."

Infine un suo pensiero su Platini. "Dovrà spiegare che tipo di prestazione ha fornito alla Fifa a quelle cifre".