Avellino furioso, Novara sornione. Focus sul match
Avrebbe meritato molto di più l'Avellino dal match infrasettimanale di ieri col Novara. I biancoverdi hanno mostrato netti progressi rispetto alle apparizioni precedenti che pure non erano state del tutto da cancellare. Fatto sta che quella contro gli azzurri è stata sicuramente la prestazione migliore dei Lupi nella partite ufficiali di questa stagione, come sottolineato anche da Attilio Tesser a fine gara. Innumerevoli le occasioni create da Trotta e compagni, e bravo spesso Da Costa a neutralizzarle. Il terreno di gioco del Partenio-Lombardi è diventata spesso una prateria per i biancoverdi, unici ed incontrastati padroni del campo per almeno 60 minuti con un Novara messo alle corde, in sofferenza continua ed incapace di affrancarsi dalla pressione avversaria. Riuscito l'esperimento in mediana di Tesser, con Jidayi posizionato da metodista davanti alla difesa nel 4-3-1-2 e con Arini e Zito liberi di rompere ed inserirsi a piacimento oltre che di limitare le iniziative di Signori e Faragò. La vivacità l'ha creata Roberto Insigne (nella foto), probabilmente il migliore dei Lupi. Dai suoi piedi sono passati i pericoli puù succosi dei padroni di casa. Abile nel saltare l'uomo, nel non dare punti di riferimento e nel conferire le accelerate giuste alla manovra dei compagni, il fantasista scuola Napoli non si è risparmiato mai, stavolta assistito discretamente da Trotta e Tavano (dai quali, comunque, ci si attende molto di più). Quasi perfetta la coppia centrale Ligi-Biraschi, non ha brillato Nitriansky a destra (non lo si è visto quasi mai accompagnare l'azione) mentre Visconti ha provato spesso a sfondare a sinistra pur non essendo spesso preciso. Insomma, l'Avellino visto ieri induce all'ottimismo per una crescita collettiva evidente dal punto di vista della fame agonistica e anche della condizione atletica. Difficile, poi, mantenere gli stessi ritmi per tutta la gara. Tanto che il Novara, a partire dalla metà del secondo tempo, ha provato anche a far male ai Lupi una volta scrollata di dosso la paura di non farcela.
Col calo generale dell'Avellino, Baroni ha pensato bene di cambiare gli esterni offensivi del suo 4-3-3 (Corazza e Gonzalez per Rodriguez e Manconi) per apportare più freschezza e profondità alla sua squadra. Scelta riuscita anche se non è arrivata la zampata vincente. Sarebbe stato troppo per un Avellino generoso e bello come non lo si era mai visto quest'anno. Scampoli di gara per il centrocampista classe '94 Guido D'Attilio, un elemento che finora non aveva mai trovato spazio con la maglia biancoverde contando anche la sua esperienza nei primi sei mesi della scorsa stagione. Si attendono conferme per questo ragazzo ex Agropoli dotato di buona tecnica ma sempre ai margini. Nella serata del Partenio-Lombardi senza vincitori né vinti, chi è uscita di sicuro vittoriosa è stata la Curva Sud che ha ricordato con uno striscione Sergio Ercolano, il tifoso del Napoli perito il 20 settembre di 12 anni fa prima del derby in terra irpina. Un bel gesto accompagnato da un lungo applauso degli spettatori presenti. Applausi che hanno salutato anche l'uscita dal campo dell'ex Galabinov al momento della sua sostituzione con Evacuo ad un quarto d'ora dal termine. Pochi però gli spunti per lui in un match molto sofferto per un Novara a cui l'Avellino ha impedito di esprimere appieno il proprio potenziale offensivo. Si riparte da un pari, quindi, ma la condizione crescente dei Lupi fa ben sperare in vista della trasferta di Bari. I pugliesi sono avvisati.