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Blanchard, juventino che punisce la Vecchia Signora. Simbolo della gavetta

Blanchard, juventino che punisce la Vecchia Signora. Simbolo della gavettaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 24 settembre 2015, 11:332015
di Gaetano Mocciaro

Per molti juventini il nome Blanchard era associato semplicemente a Jocelyn, centrocampista transitato in maglia bianconera a fine anni '90 senza lasciare il segno (12 presenze, zero reti nel 1998/99). Da ieri sera verrà ricordato anche Leonardo Blanchard, onesto difensore arrivato in Serie A a 27 anni. E dire che il massimo campionato l'aveva vissuto otto anni fa, senza averci mai messo piede in campo. Chissà se aveva penato a una seconda possibilità, l'eroe della serata che ha regalato al Frosinone il primo punto in Serie A.

Classe 1988, aveva avuto la sua prima occasione nel massimo campionato col Siena, club dove venne preso a 17 anni per poi venir mandato a farsi le ossa nelle categorie minori, sempre in Toscana, sua terra d'origine a dispetto del cognome francese (il nonno era di Limoges). Un anno al Poggibonsi in C2, uno al Sangimignano in D, poi il ritorno a casa agli ordini di Mario Beretta. Chiuso da Rossettini, Loria, Portanova e Bertotto ha ripreso il giro nelle categorie inferiori. Pescina, Pavia, Feralpisalò. Fino al Frosinone nel 2012 dove contribuisce all'incredibile scalata dei ciociari. Segnando anche qualche gol: una rete il primo anno, due nel secondo, tre lo scorso, due dei quali pesantissimi ai fini della promozione: quello dell'1-0 decisivo al Carpi e del 2-1 definitivo nella sfida-spareggio contro il Bologna. E ieri la prima gioia nel massimo campionato, niente meno che allo Juventus Stadium contro la squadra che tifa, tanto da averla seguita a Berlino per la finale di Champions.