Carlo Pellegatti: "Donnarumma che grande...esordio!"
Mezzo bicchiere di spumante o mezzo bicchiere di pur profumata bonarda? Che comunque il Milan possa brindare dopo gli undici punti in cinque partite, è abbastanza assodato anche se non con un calice pieno, dopo la faticata prestazione contro l'Atalanta. I novanta minuti di sabato sera hanno rappresentato la partita di esordio di Gianluigi Donnarumma. Non ho avuto un improvviso vuoto di memoria, so ben anch'io che la prima maglia del Milan il giovane sedicenne ha avuto l'orgoglio di indossarla il 25 ottobre, avversario il Sassuolo. Il debutto, però, nel cuore dei tifosi coincide sempre con la prima grande parata, quando l'area viene trasformata nell'oasi miracolosa di Zeus Ammone. L'intervento del "Guardiano della Luna", al minuto 63, su colpo di testa di Cigarini, è stata la prima splendida griffe del giovanissimo portiere milanista, il primo sigillo, il primo forte della carriera. Lo devo ammettere.
Avrei preferito che Il Milan continuasse con Diego Lopez, per la sua classe, per la sua esperienza, per la sua statura morale, ma anche perché temevo che Donnaruma non fosse ancora pronto sul piano della personalità e della tranquillità. Sembra che abbia avuto ragione l'allenatore! E' certo ancora un adolescente a livello anagrafico, ma sembra già sufficientemente maturo per difendere la porta del Milan. Complimenti dunque al coraggio, o se preferite, al fiuto di Mihailovic, ma soprattutto una citazione al gruppo, che è stato e sta intorno a Donnarumma. Parlo di Giorgio Bianchi e Luigi Ragno, guidati da Alfredo Magni, un maestro che, con orgoglio, può ammirare gli ultimi suoi allievi, Gianluigi Donnarumma, classe 1999, portiere del Milan, Alessio Cragno, classe 1994, titolare della Under 21, Stefano Minelli, classe 1994, numero 1 del Brescia e infine Alessandro Plizzari, che, sabato scorso, ha debuttato, a quindici anni, è un classe 2000, nel Milan Primavera di Brocchi. Discepoli importanti per un Socrate dei portieri!