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Chirico: "Il ruggito della vecchia nella periferia di Albione"

Chirico: "Il ruggito della vecchia nella periferia di Albione"TUTTO mercato WEB
sabato 19 settembre 2015, 09:232015
di Redazione TMW
fonte Marcello Chirico

Risorgere quando tutti ti danno per perso, nelle condizioni ambientali peggiori, con l'avversario più ostico, nella competizione più difficile. Questa è roba da Juve.
Se lo tengano bene a mente quelli che cantano già dopo 3 partite "vinceremo il tricolor" e si fanno i selfy a 9 punti in classifica, così come tutti quelli che martedì sera han trascorso la serata di Champions a gufare, pasteggiando a pizza & birra, oppure avevano tirato fuori dallo scatolone dei ricordi scolastici l'indimenticabile pallottoliere, sicuri - dopo il Chievo- di dover assistere pure all'"imbarcata" juventina in quel di Manchester. Non stuzzicate la Signora, perché poi ci restate male, per non dire altro.

Lo devono tenere a mente pure i detrattori di casa nostra, quelli che la scorsa estate si strappavano le vesti da dosso per l'addio di Conte e l'arrivo di "acciuga", gli stessi che pure stavolta - dopo una Supercoppa (lo riscrivo : UNA SUPERCOPPA) vinta e un avvio purtroppo assai stentato in campionato - sono partiti con l'opera di demolizione dell'allenatore, prendendo per buone le leggende milanesi sul suo conto ("il 2°anno perde sempre tutto") e insieme a lui erano già pronti a scaricare l'intera dirigenza, bollata di "incompetenza" per le scelte di mercato.
Premesso che le critiche sono a volte necessarie per smuovere situazioni, le Cassandre ad oltranza invece non vanno affatto bene. E nelle ultime settimane qui sul web spuntavano come i funghi.

A Manchester, nella tana dei citizens imbattuti da 5 turni di Premier, la Vecchia è uscita dal torpore e si è rimessa a giocare a calcio, e che calcio! Una prestazione ricca di personalità, ma soprattutto priva di paura. Grazie ad un allenatore che, alla faccia di tutti, era venuto in Inghilterra per giocarsela a viso aperto, modificando l'assetto tattico e proponendo una formazione molto offensiva. Vedi alla voce "coraggio"., qualità indispensabile quando si partecipa alla Champions. Chissà se Cassandre e nemici glielo riconosceranno a Masssssimiliano, così come ai nostri ragazzi, protagonisti di una prestazione eccellente, sotto tutti i punti di vista: del carattere, dell'approccio, del gioco (senza dubbio ancora migliorabile).

C'era bisogno della partita della svolta, e c'è stata. Perché era inimmaginabile che, prima o poi, questa Juventus non uscisse dal tunnel. Perché - proprio a dispetto delle Cassandre - possiede tutte le caratteristiche, e gli uomini, per far bene pure questa stagione. Calciatori foti e uomini veri. A cominciare dal suo capitano, quel Buffon che troppi - Cassandre in testa - davano già per finito 4 anni fa. Il reparto difensivo è stato pressoché impeccabile, e quando si è lasciato andare a qualche sbavatura, si è datto trovare pronto e vigile lui, SuperGigi, ancora adesso tra i primi 3 più forti portieri al mondo. Negarlo significa volere a tutti i costi ragionar di pancia e non di testa.

Monumentale lui, straordinario Cuadrado, una spina nel fianco del City su quella fascia destra. L'arma in più di questa Juve 2015/16. Così come il letale Marione Mandzukic, finora decisivo a Shangai e a Manchester. Riferiteglielo a chi ancora 1 settimana fa rimpiangeva il pur bravo Llorente. E Morata? Che segna solo gol importanti? Vogliamo parlarne?e che dire delle prestazione del "bolso" Evra e dell'"inutile" Hernanes?

Piedi per terra, sono d'accordo, ma il ruggito della Vecchia lanciato dalla perfida Albione deve mettere in guardia un po' tutti.

© foto di Imago/Image Sport