Coman, rimpianto Juve. Il bilancio dice no, il campo dice forse
Mentre la Juventus vive il peggior avvio di stagione nella sua storia, in Germania qualcuno se la ride: parliamo di Kingsley Coman, decisivo ieri nella vittoria del Bayern Monaco contro il Mainz. Cross perfetto per il solito Lewandowski in occasione dell'1-0, freddo sotto porta in occasione del 3-0: già in gol in Bundesliga contro il Darmstadt e autore in Champions di due assist contro l'Olympiacos, il talento francese sembra davvero pronto a sbocciare alla corte di Pep Guardiola. Rimpianto o no? È questa la domanda che occupa la mente dei tifosi bianconeri, che in estate hanno salutato il giovane transalpino pensando soprattutto al grande profitto che dalla sua cessione si dovrebbe trarre: 7 milioni di euro per il solo prestito, altri 21 per il riscatto, un affare complessivo da 28 milioni, per un giocatore arrivato a parametro zero solo un anno prima. Cifre che hanno ingolosito la dirigenza della Vecchia Signora e convinto anche i suoi sostenitori, considerato che, senza il senno del poi, si trattava pur sempre di un ragazzo molto promettente, ma che nella stagione trascorsa all'ombra della Mole Antonelliana aveva mostrato solo sprazzi della propria classe. La sta dimostrando ora in Baviera e l'attenzione si sposta inevitabilmente dal bilancio al campo, visto che in questa Juve priva di inventiva l'impressione è che anche Coman potesse dire la sua.
Non sarà così e non è detto che rimuginarvi abbia un senso: a livello economico, la sua cessione resta un capolavoro, o giù di lì, un affare che una società operante in un qualsiasi altro settore non potrebbe che giudicare in maniera positiva. Detto che non di soli quattrini si vive nel calcio, non resta che sospendere il giudizio, perché non è neanche certo che il ragazzo trovasse più spazio adesso nelle scelte di Allegri rispetto al passato. Rimpianto oppure no? Il bilancio assicura di no, i se e i ma del campo lasciano il tempo che trovano ma restano irrisolti tarli del dubbio.