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D'Astoli: "La storia del Carpi è una bella favola"

D'Astoli: "La storia del Carpi è una bella favola"TUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
mercoledì 23 settembre 2015, 09:482015
di Chiara Biondini

A Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete - Secondo Tempo" è intervenuto Giancarlo D'Astoli, attuale allenatore del Lumezzane, ma soprattutto ex tecnico del Carpi nella stagione 2009/2010, quella in cui gli emiliani furono avversari del Pianura in quella semifinale play-off del campionato di Serie D passata alla storia per l'incredibile rimonta dei partenopei, dal 5-0 in trasferta all'8-2 ottenuto a Napoli allo stadio Simpatia:

"Vi racconto cosa accadde quel giorno; vedere il Carpi in Serie A non mi sorprende"

"La storia del Carpi è una bella favola. Per quanto riguarda quella semifinale con il Pianura voi avete messo in rilievo l'idea che eravamo stati ripescati perché il Pianura non aveva presentato i documenti, ma non è andata così. In realtà noi già sapevamo di esser ripescati: la partita la giocammo ma già sapevamo di esser ripescati, ecco perchè andò a finire in quel modo così incredibile...

Quando arrivammo allo stadio Simpatia trovammo tutto tranne che simpatia, quel giorno in quel campo non accadde nulla di simpatico, noi non avevamo più nulla da chiedere a quel campionato ed è per questo che finì così.

Io ero arrivato al Carpi quando stava in bassa classifica ad ottobre, ma già da li avevo intuito che la società aveva capito come fare per portare il Carpi a livelli importanti: c'erano già tanti imprenditori con molti soldi che avevano voglia di investire sul club.
Conobbi anche Giuntoli che era appena arrivato, era già bravo a fare le cose, riusciva a fare tutto bene ed in maniera veloce, per me non è una sorpresa che il Carpi sia arrivato in Serie A, visto che conoscevo la società alle spalle e non sono sorpreso neanche dell'approdo di Giuntoli al Napoli.
Cristiano, anno dopo anno, ha dimostrato il suo valore. Quando lavoravamo insieme era agli inizi della sua carriera di DS, aveva da poco smesso di giocare, anzi, ricordo ancora quando giocavano insieme al calcio-tennis...
è sempre stato bravo, perchè nonostante cambiasse categoria il suo lavoro non ne risentiva.

Il presidente Bonacini ha sempre cambiato allenatore a stagione in corso, ma non credo che cambierà anche Castori, però alla fine lo sappiamo, sono sempre gli allenatori a pagare".

"Castori ha detto che allenatori come lui sono da esempio per chi come me dalle categorie inferiori vorrebbe arrivare alla Serie A? Castori dimentica che è arrivato in Serie B giocando contro il mio Lumezzane, ed in quell'occasione si prese 3 anni di squalifica, proprio lui come esempio non può esser preso. Al massimo prenderei a modello Maurizio Sarri".