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Di Chiara: "Parma, spero arrivi una cordata sana"

Di Chiara: "Parma, spero arrivi una cordata sana"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 19 marzo 2015, 22:432015
di Antonio Vitiello

Intervistato da Parmalive.com per analizzare la situazione del Parma, l'ex difensore gialloblù Alberto Di Chiara ha parlato dell'uscita di scena di Manenti e del futuro del club: "Spesso si dice che l'abito non fa il monaco, in questo caso, invece, l'abito ha fatto anche il monaco: a livello d'immagine Manenti non dava una certa rassicurazione, poi è successo quello che è successo… Ne stanno uscendo fuori tante, non so se saranno vere tutte. Se così fosse, ci sarebbe solamente da farsi il segno della croce".
La partita più importante è stata giocata oggi in Tribunale:
"Le possibilità di salvare il titolo sportivo sono ridotte al lumicino. Tuttavia il Parma mi è rimasto nel cuore, vorrei tanto che ci fosse un genio che potesse spuntare fuori dalla lampada, dando una mano a salvare il salvabile. E' chiaro che ora serve un miracolo. Al di là di tutto, spero che a Parma si possa ricominciare, anche da zero, ma in maniera seria. In un passato non troppo remoto la squadra era tra le prime di un campionato italiano che allora era il più importante al mondo".
Come si è arrivati a questo punto?
"Io non me la prendo tanto col Manenti della situazione, ma con chi gli ha permesso di sedere sulla poltrona e parlare come presidente di una squadra di calcio di Serie A. Qualsiasi cittadino "normale", per avere un finanziamento, anche minimo, deve dimostrare di avere garanzie. In questo caso, invece, zero.

Come è stata possibile una cosa del genere? E' stata una farsa, avvenuta in pochissime settimane. Ora bisogna ripartire, come successo a Firenze. Spero arrivi una cordata sana per poter ripartire al meglio. Ci vorrà del tempo, ma quantomeno si comincerà da zero e non da sottozero".
Tornerebbe a Parma anche se il club dovesse militare in una serie inferiore?
"A me piace curare la comunicazione di una società di calcio e avere rapporti con la stampa. Se mi dovessero chiedere di tornare, io direi di sì: Parma per me sarebbe uno stimolo in più. Nell'arco della mia carriera da giocatore, Parma è stata una delle parentesi più lunghe e redditizie, sia a livello di trofei che di vita. Sono stato fortunato ad arrivare nel momento giusto, quello dell'inizio del ciclo Parma. Ci siamo tolti tantissime soddisfazioni. Se dovessero progettare una risalita dal basso, anch'io vorrei essere partecipe del progetto per cercare di contribuire nel miglior modo possibile alla rinascita crociata".