Groenlandia, dove il calcio dura 2 mesi. Sognando l'Europa
Giorno di sorteggi in Russia per le qualificazioni ai Mondiali del 2018. 52 squadre europee oggi conosceranno il loro cammino per raggiungere la massima competizione. C'è chi ancora non è riuscita ad affiliarsi alla FIFA, soprattutto per le condizioni climatiche proibitive: la Groenlandia. La selezione esiste dal 1980 e ha giocato fin qui delle amichevoli non ufficiali. L'obiettivo, come spiega il presidente della Federcalcio groenlandese, John Thorsen, è quella di aprirsi al mondo e misurarsi nelle competizioni internazionali. Ecco le sue parole a Tuttomercatoweb:
Quanto è popolare il calcio in Groenlandia?
"Il calcio è lo sport più popolare in Groenlandia. E' giocato ovunque, specialmente nel nord e nella costa orientale e occidentale. Abbiamo un campionato nazionale che gli abitanti possono seguire anche attraverso la televisione nazionale. Si gioca d'estate, mentre d'inverno si gioca a Futsal. Il sistema è quello di tornei di qualificazione regionali che portano alla fase finale nazionale".
Si pensa che in un paese così freddo e inospitale come la Groenlandia non si possa giocare a calcio. Come è possibile organizzare in un campionato, considerate le temperature medie?
"Sfruttiamo l'estate, perciò il campionato dura 2-3 mesi. Giochiamo su campi di terra battuta poiché non siamo ancora dotati di campi in erba artificiale. D'estate il clima è mite, tanto da poter permettere ai giocatori di scendere in campo in pantaloncini senza problemi. Si può arrivare a 15-20 gradi. Come dicevo, ci sono le fasi di qualificazione per arrivare alle 8 finaliste. Lo stesso vale per il Futsal.
Chi pratica principalmente il calcio?
"Principalmente la gente del luogo, ma anche chi si trasferisce da noi"
Come fate a risolvere il problema delle distanze?
"Ogni volta è una grande sfida per chi si trova nei luoghi più remoti. A volte i viaggi durano giorni e sono piuttosto cari, per cui molte delle risorse dei club vengono usate per le spese di trasporto. Tutti gli associati sono dilettanti, così come la stessa federazione è formata da persone che durante il giorno fa altri lavori".
Quanto è difficile per chi nasce in Groenlandia fare il calciatore? Ci sono delle partnership con la Danimarca?
"E' molto difficile stabilirsi all'estero per diventare professionista. Spesso ci mancano le infrastrutture basilari per sviluppare il movimento calcistico. Tuttavia, abbiamo iniziato a collaborare con la Federcalcio danese. Speriamo di vedere giocatori groenlandesi in futuro nel campionato danese. E' uno degli obiettivi che ci siamo posti".
Da anni le Far Oer, che come la Groenlandia costituiscono il Regno di Danimarca, sono affiliati UEFA e FIFA. Da poco anche Gibilterra è stata affiliata dalla UEFA. Perché voi ancora no?
"La differenza è data dalle tempistiche di richiesta, nel nostro caso quando è stata presentata domanda la UEFA aveva adottato determinate restrizioni, come quelle sul terreno di gioco in erba naturale o sintetica. Ora è concesso giocare su erba sintetica e lavoreremo per dotarci di una struttura".
Sulla vostra situazione si sono già espressi Platini e Blatter?
"La UEFA si è detta disponibile a farci giocare delle partite con nazionali affiliate. Ma sul farci partecipare alle competizioni ufficiali sono piuttosto prudenti".
L'approvazione del FieldTurf (la possibilità di usare erba sintetica) quanto può influire sull'ingresso della Groenlandia nel calcio internazionale?
"La cosa ci porta a un certo ottimismo. Stiamo infatti lavorando nella costruzione di impianti in erba artificiale e due saranno pronti entro il prossimo anno. Nel nostro progetto c'è la costruzione di un vero e proprio stadio nazionale. La vera sfida è quella di raccogliere capitali da fuori, cosa che al momento sembra molto difficile".
Avete mai immaginato di trovarvi a giocare partite contro l'Italia, la Germania o la Francia? E in caso come risolvereste il problema del calendario internazionale, inconciliabile con le temperature groenlandesi?
"Sono certo che giocheremo un giorno contro le grandi nazionali. La speranza è quella di avere uno stadio coperto e, comunque, puntiamo a una collaborazione con Islanda e Danimarca, che ci permetta di giocare nei loro stadi in determinati periodi dell'anno".
A quale federazione puntate, UEFA o CONCACAF?
"La Groenlandia si trova nel mezzo di due continenti, noi proveremo anzitutto ad affiliarci alla UEFA, tuttavia c'è un dialogo con la CONCACAF e sembra ci sia più affinità con i membri di quest'ultima Federazione".