FIFA, respinto il ricorso della Doyen Sports sulla TPO
Brutte notizie, seppure momentanee, per la Doyen Sports e gli altri fondi d'investimento: il tribunale di prima istanza di Bruxelles, come riportato sul sito ufficiale della FIFA, ha infatti respinto la domanda avanzata da Doyen Sports Investments assieme al Seraing United, club della seconda divisione belga, che puntava alla sospensione del divieto mondiale di tenere in piedi proprietà condivise (in particolare, con riferimento alle terze parti come appunto la Doyen) del cartellino dei calciatori, come previsto dall'articolo 18-ter del Regolamento sullo Status e i Trasferimenti dei Calciatori, approvato dalla commissione esecutiva della FIFA nel dicembre 2014. Nessuna violazione delle normative comunitarie, a giudizio del tribunale belga, è stata infatti provata dagli istanti.
Nel suo comunicato, la FIFA ribadisce altresì la sua fiducia nella legalità del divieto (afferente alle cosiddette TPO, Third Party Ownership), definito "indispensabile per tutelare l'indipendenza di club e giocatori, nonché l'integrità delle partite e delle competizioni".