Firmani: "Lazio troppo brutta per essere vera"
La Lazio cerca di ritrovare se stessa nel ritiro di Formello. L'ex giocatore biancoceleste Fabio Firmani, ai microfoni di Radio Olympia, non ha dubbi sul valore della Lazio: "Contro il Napoli è stata una partita a senso unico, anche difficile da seguire perchè è stato un crollo. Una Lazio troppo brutta per essere vera. Abbiamo tutti negli occhi la squadra dello scorso anno, i giocatori sono gli stessi, c'è qualche infortunio di troppo ma nessuno si aspettava queste prestazioni. Io non credo assolutamente che non cambiare nulla, nessuna giocatore sia stato un errore. Privarsi dei calciatori che lo scorso anno ti hanno portato al terzo posto sarebbe stata una scelta criticabile. Forse si poteva fare di più sul mercato ma non era semplice. O si acquistava un giocatore da 40 milioni superiore ai tuoi titolari, oppure si decideva di fare qualche innesto puntando su giovani talentuosi. Io sposo la scelta della società, visto che non c'era la possibilità di spendere cifre folli per un solo calciatore, come fatto ad esempio dal Milan per Bacca. Escludo assolutamente che giocatori come Biglia siano rimasti contro voglia, giocando senza convinzione. Altrimenti non sarebbe il titolare dell'Argentina e il capitano della Lazio. Un giocatore di quel livello mette sempre lo stesso impegno in campo, poi magari in futuro potrà avere l'ambizione di andare a giocare in altri club. Capisco che i tifosi facciano questo tipo di pensiero vedendo le prestazioni della Lazio.
Ma secondo me non è così. Questo avvio di campionato deve essere preso come un avvertimento, ma non si può discutere il valore della Lazio che è rimasta la stessa dello scorso anno, e non si può discutere neanche il lavoro di Pioli. La Lazio ha una rosa di grandissimo valore, la ritengo la terza forza del campionato. La storia della fascia di capitano può aver creato qualche fastidio ma non è un problema così forte, sarebbe riduttivo e banale pensarlo. Sicuramente adesso i giocatori più esperti, che conoscono l'ambiente, devono prendere in mano la situazione. E' fondamentale il lavore in settimana dove si sente forte la presenza di alcuni giocatori anche se infortunati, poi è chiaro che in partita l'assenza di calciatori come Biglia, Candreva o Klose pesa. Giocare ogni tre giorni è un bene perchè c'è meno tempo per pensare alla sconfitta, e si torna subita alla tensione del match dove poter scaricare la reazione. La sconfitta nel preliminare di Champions brucia ma sono convinto che servirà per far acquisire esperienza alla squadra. E'una tappa nel percorso di crescita. Adesso bisogna affrontare l'Europa League con convinzione e determinazione perchè è una delle squadre più forte del torneo. Vincere un trofeo internazionale ti fa acquisire prestigio internazionale, conta di più un Europa League rispetto ad uno scudetto nazionale per la visibilità all'estero. Successe anche con la Coppa".