Ghislanzoni: "A 22 anni mi considerano vecchio. Così lascio il calcio"
Intervistato da Tuttolegapro.com il portiere Andrea Ghislanzoni ha raccontato la sua decisione di lasciare il calcio professionistico nonostante non abbia ancora compiuto 22 anni, scagliandosi contro le regole che in Lega Pro chiudono di fatto la porta a intere generazioni di calciatori: "È stata una decisione presa perché, dopo questi pochi anni che ho vissuto nel mondo del calcio, sono stato sostanzialmente tagliato fuori da regole che penalizzano in maniera incredibile alcuni tipi di giocatori, e soprattutto i portieri. Ho fatto 90 partite in Serie D e mezza stagione in Lega Pro. Dopo un'esperienza del genere mi sono trovato senza offerte concrete. Si fanno prestare giovani dalla Serie A o dalla Serie B, e vieni sopravanzato da ragazzi senza nessuna esperienza, perché sono a costo zero. Questo provoca rammarico e delusione, non posso ritrovarmi ogni 20 settembre a sperare nella chiamata di una squadra che ha un bisogno improvviso e non guarda al valore del giocatore.
Da due anni mi sento dire che sono vecchio nonostante non abbia ancora compiuto 22 anni. In pratica con le regole degli under per un giocatore giovane che arriva dalla D è impossibile sfondare. - continua Ghislanzoni - Per i portieri è anche peggio perché in D il ruolo è riservato solo agli under, mentre in Lega Pro o hai grande esperienza oppure devi fare il secondo a un '96 o '97. Futuro? Se qualche squadra della zona, di Eccellenza o Promozione, mi chiederà una mano, non escludo la possibilità di mettermi in discussione. Ma non sarà senza dubbio un impegno primario, non penso di ritornare più nel calcio professionistico".