I volti della B: Ragusa, il talento girovago sboccia a Cesena
"Ragusa lo conosco bene, diciamo che quando tutti coccolavano El Shaarawy, io coccolavo Ragusa". Parole e musica di Hernan Crespo, uno che di gol ne capisce eccome, ma oggi allena il Modena e a breve affronterà il Cesena. Trascinato, appunto, da Antonino Ragusa, formatosi proprio anche nel vivaio del Genoa, proprio mentre vi giocava Valdanito. Una carriera a livello giovanile da grande promessa, un passato recente da girovago: lasciato il Genoa a 20 anni nel 2010, l'esterno offensivo nativo di Messina ha giocato con Salernitana, Reggina, Ternana, Pescara, una brevissima parentesi ancora al Genoa, Vicenza l'anno scorso.
Cinque maglie cambiate in cinque stagioni, sempre alla ricerca della consacrazione, sfiorata tra Salerno e Reggio Calabria, fra Lega Pro e Serie B, ma ancora non raggiunta, considerate le grande potenzialità del ragazzo. Che, però, sembra pronto a sbocciare, complice il convincente 4-3-3 varato da Massimo Drago in bianconero: 4 gol in 3 partite, i sei punti in tre giornate dei romagnoli portano anche e soprattutto la firma di Ragusa. Che, nel tridente con Ciano e Rosseti, sembra pronto alla consacrazione.