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Ti amo campionato: è finita l'attesa, oggi riparte la Serie A

Ti amo campionato: è finita l'attesa, oggi riparte la Serie ATUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 22 agosto 2015, 08:002015
di Ivan Cardia
Si parte oggi pomeriggio alle 18 con Hellas Verona-Roma.

Bastano poche parole: per gli amanti del calcio, oggi è il giorno più bello dell'anno. Lasciate perdere compleanni, nascite, matrimoni e festività varie, perché inizia la Serie A 2015/2016. Dopo tre mesi, o poco meno, il massimo campionato di casa nostra è di nuovo ai nastri di partenza, ultimo fra i grandi europei, un giorno dopo la Primera División spagnola. Basta spiagge e montagne, basta rincorrere un pallone sotto il sole cocente di agosto, ingannando il tempo in attesa che il pomeriggio e la sera si possano trascorrere ammirando le gesta di ventidue ragazzotti in pantaloncini mentre si contendono una sfera rosa (sic) su manti erbosi nuovi, rizollati o che meriterebbero di essere rifatti da zero. Molti non capiranno, per tutti gli altri finisce l'attesa e inizia la stagione più bella, sperando che arrivi un gol all'improvviso per la propria squadra del cuore, o magari no, perché in tutto ciò qualcuno si è inventato il fantacalcio e ha deciso di aggiungere ragioni d'ansia ove non ve ne sarebbe stato poi tanto bisogno. Le venti squadre di A si mettono in fila: ricomincia la corsa alla Juventus, intenzionata a scappare come una gazzella per recitare la parte del leone e mettere in bacheca il quinto titolo consecutivo, un record che consentirebbe ai bianconeri di replicare i fasti del quinquennio d'oro degli anni '30 o quelli del Grande Torino.

SOGNO SCUDETTO - La Vecchia Signora, che viene da quattro titoli consecutivi, è anche quella che ha investito di più sul mercato, con 114 milioni di euro di spesa e altri che potrebbero arrivare, visto che si continua ad aspettare un fantasista, quasi una chimera ormai. Nel frattempo, Massimiliano Allegri si gode i vari Dybala, Mandzukic, Khedira, Zaza, Rugani e Neto, per limitarsi agli innesti di spessore. Alle spalle della Juventus c'è ancora la Roma, che ha lavorato per rinforzarsi e speso 33 milioni per i vari Salah, Dzeko, Rüdiger, Iago Falqué, Szczesny ed Emerson: l'importo non inganni, perché sono quasi tutti prestiti e i reali valori, sul campo prima ancora che di mercato, sono molto più alti. I giallorossi restano i candidati principali al ruolo di anti-Juve: si sono rinforzati dove serviva, hanno venduto bene e aspettano un terzino sinistro che completi la rosa. Alle spalle dei capitolini, però, si attende il ritorno delle milanesi: l'Inter ha speso 63 milioni di euro, il Milan addirittura 88, tornare a lottare per lo scudetto è un obbligo per entrambe. I nerazzurri, anche loro in attesa di un laterale difensivo sinistro, hanno puntato su Kondogbia, Montoya, Murillo e Jovetic; i rossoneri hanno risposto con Bacca, Luiz Adriano, Romagnoli e Bertolacci, ma soprattutto con l'arrivo di Sinisa Mihajlovic in panchina. Chiude il lotto delle cinque sorelle, per riprendere un lessico che fa tanto anni '90, il Napoli, che premia la gavetta di Maurizio Sarri in panchina e mette a segno una campagna acquisti da 33 milioni di euro: Allan, Chiriches, Valdifiori, Hysaj e il ritorno di Reina i principali colpi della società partenopea, che finora è anche riuscita a gestire la non semplicissima situazione di Gonzalo Higuain.

CORSA ALL'EUROPA - Lo scudetto potrebbe essere un pensiero se le cose dovessero andare tutte nel verso giusto, ma l'obiettivo principale della Lazio è confermare il terzo posto della passata stagione in quella che inizia con la speranza di superare il Bayer Leverkusen e poter giocare la Champions League: Milinkovic-Savic e Kishna i colpi messi a segno dalla società di Lotito, che a parametro zero ha anche portato a Roma giocatori interessanti come Hoedt e Morrison, ma aspetta l'esito del preliminare per capire il da farsi. La Fiorentina si è affidata alle cure di Paulo Sousa per mantenere il quarto posto: Suarez, Kalinic, Sepe e Astori i botti di mercato fino a oggi, mentre arriverà Baez e si cercano ancora un paio di elementi fra difesa e centrocampo per completare la rosa. Al Genoa il sesto posto dell'anno scorso non è bastato per accedere al preliminare di Europa League, comunque parecchio indigesto per i concittadini della Sampdoria: i rossoblu hanno portato a Marassi Capel, Cissokho, Pandev, Lazovic, Ntcham, Gakpé e Munoz come rinforzi da copertina, cui i blucerchiati hanno risposto con Fernando, Zukanovic, Cassani, Moisander, Barreto e soprattutto Cassano, che promette fuoco e fiamme con Walter Zenga in panchina. Il Torino ha salutato Darmian ma si è rinforzato con un trio che farà la fortuna dell'Italia negli anni a venire: Baselli, Zappacosta e Belotti sono oro puro, specie nelle sapienti mani di Giampiero Ventura, il quale potrà contare anche su Obi e Avelar per una squadra che non sarebbe sorpresa ma conferma, specie se dovesse confermare Maksimovic e Bruno Peres.

OUTSIDER E CONFERME - L'addio a Dybala non preoccupa più di tanto il Palermo, pronto a giocarsi le sue carte per un posto al sole, senza porsi obiettivi perentori: in rosanero sono arrivati Goldaniga, El Kaoutari, Cassini, Trajkovski, Djurdjevic e Benali, in attesa di Gilardino, per tenere un occhio alla parte destra e uno alla parte sinistra della classifica. Come del resto farà il Sassuolo, non più outsider del nostro campionato: Zaza è stato sostituito da Defrel, in più sono arrivati Pellegrini, Duncan e Politano, mentre la conferma di Vrsaljko sarebbe paragonabile ad un vero e proprio acquisto. La parte della sorpresa la vorrebbe giocare l'Udinese, affidatasi a Stefano Colantuono per tornare su dopo un anno non proprio in linea con quelli precedenti: Duvan Zapata ha già dimostrato la sua efficacia, ad aiutarlo ci penseranno Adnan, Marquinho, Douglas Santos ed Edenilson. Nessuna sorpresa verrebbe da un gran campionato dell'Hellas Verona, altra squadra che l'anno scorso ha fatto un mezzo passo indietro, ma in estate ha fatto le cose in grande: Pazzini ha riabbracciato Toni, che si prepara a fare da chioccia ai vari Viviani, Helander, Siligardi e Souprayen. Per rimanere all'ombra dell'Arena, il Chievo dei miracoli è un bellissimo ricordo, ma quest'anno la società clivense ha piazzato il possibile colpo per fare il salto di qualità: M'Poku è un giocatore in grado di fare la differenza, come potrebbe farla un Pepe di nuovo ai suoi livelli, tanto più se accompagnato da Castro, Cacciatore e Gobbi, ottimi rinforzi per una squadra che l'anno scorso si è salvata con troppa facilità per essere inserita nel lotto delle contendenti per uscire dalla zona rossa. L'Empoli l'anno scorso ha sorpreso tutti, adesso ha scelto Marco Giampaolo per guidare una transizione certo non semplice: aver tenuto Saponara è un grande colpo, a livello di arrivi i nomi della squadra toscana sono Bittante, Costa, Maiello, Skorupski, Krunic e Camporese. Vorrebbe sorprendere invece l'Atalanta, che l'anno scorso ha faticato più del solito ma è riuscita a salvarsi: per non rischiare finora sono arrivati alla corte orobica i vari Kurtic, De Roon e Monachello.

LE PROMOSSE - Il Bologna torna nella serie che più le compete e mette a segno un colpo da 10, in tutti i sensi, perché in rossoblu è arrivato Mattia Destro, accompagnato da Pulgar, Krafth, Crisetig, Rossettini, Brienza, Mirante, Brighi, Crimi, Rizzo e Falco. Storie simili fra di loro per Carpi e Frosinone: per entrambe sarà la prima volta nella massima divisione nazionale. Gli emiliani hanno preso Wilczek, Martinho, Lazzari, Benussi, Spolli, Wallace, Matos, Brkic, Bubnjic, Fedele e Iniguez; i ciociari hanno risposto con Verde, Leali, Longo, Diakité e Chibsah. Anche per loro è finita l'attesa: inizia l'avventura, riparte la Serie A.