Verso la quinta, Fiorentina: Mario Suarez merce di scambio
Nel centrocampo della Fiorentina, domani contro il Bologna, difficilmente troverà spazio anche Mario Suarez. Giocatore di rottura, molto più che da impostazione (e qualche limite lo ha già fatto vedere), e per questo difficilmente inseribile in una mediana a due: come Felipe Melo ai tempi della Juventus, riuscire a far uscire qualità da regista in una diga rischia sempre di creare un equivoco tattico. Certo, Sousa ha usato parole un po' forti - "l'uomo mercato è stato Savic, non Mario Suarez" - ma può darsi che sia solo un modo per spronarlo e per far capire all'ambiente come non sia lui il calciatore che può cambiare il volto alla squadra (e alle partite). D'altro canto i viola respirano, una volta di più, aria di alta classifica.
Così domani difficilmente Suarez giocherà, con la possibilità che affianco a Borja Valero - quasi intoccabile - ci sia uno fra Vecino oppure Badelj. Rimane il problema che la Fiorentina sia passata da un regista puro come Pizarro a un frangiflutti che viene più volte messo a produrre gioco in verticale. Avrà bisogno di tempo, e forse non basterà nemmeno quello.