Verso la sesta, Frosinone: merito o fortuna nel difendere la sconfitta?
Il pareggio di Leonardo Blanchard, all'ultimo minuto di Frosinone-Juventus, ha nascoste molte pecche dei ciociari. Il lato positivo è che, nonostante il gol subito, i canarini abbiano fatto di Brera virtù, difendendo lo svantaggio - anche con un bel po' di fortuna in alcune occasioni - e poi colpendo nel momento giusto, quando l'avversario, pur reagendo, avrebbe fatto fatica a trovare spazi. Ed è accaduto proprio così: Brera sosteneva che gli italiani, per caratteristiche fisiche, non avrebbero mai potuto giocare il calcio dei brasiliani (Messi era di lì da venire) e quindi era giusto imporre un catenaccio e "difendere la sconfitta". Il pari è stato meritato, pur fortunato.
E in questa dicotomia va crescendo l'equivoco di stasera, che sarebbe più tecnico che tattico. Perché contro l'Empoli sicuramente il Frosinone giocherà molto più aperto, alla ricerca di quei tre punti che ancora mancano. Ma dall'altro lato presterà il fianco alla velocità degli avanti azzurri, bravi negli spazi (pur, qualche volta, troppo leziosi). In caso di vittoria i ciociari andrebbero a quattro punti in classifica, appaiando l'Empoli e uscendo, per la prima volta nella loro storia, dalla zona retrocessione.