Il punto sulla Premier - Sorpasso in vetta, primo dispiacere per Ranieri
Da un Manchester all'altro, la vetta cambia padrone. Si è rivelata più pesante del previsto la sconfitta rimediata in Champions League al cospetto della Juventus da parte del City, che da quella amara notte europea ha perso fiducia e certezze, come testimoniano i 2 ko di fila in campionato e le 6 reti incassate in soli 180'. L'ultima figuraccia in ordine di tempo i ragazzi di Pellegrini l'hanno collezionata col Tottenham a White Hart Lane, dove, dopo essere andati in vantaggio grazie ad una segnatura di De Bruyne, hanno accusato un calo tanto inspiegabile quanto vertiginoso, subendo 4 schiaffoni da Kane (al suo primo gol nella Premier League 2015-2016) e compagni. Ci si può appellare alle discutibili decisioni arbitrali, alla pesante assenza di Kompany, alle papere di Caballero o ancora al rivedibile turnover operato da Pellegrini, ma di certo il City non sembra più quello ammirato nel travolgente inizio di stagione. Buon per lo United, che non si è certo fatto sfuggire la ghiotta opportunità di scavalcare i "cugini" e volare in testa alla classifica, riassaporando così il dolce gusto del primato dopo 2 anni e 4 mesi d'astinenza. Ad illuminare il sabato dei Red Devils, a dire il vero non brillantissimi contro il modesto Sunderland di Borini, sono stati gli assist di un Martial particolarmente in palla, e le marcature delle tre mezze punte Depay, Mata e Rooney, con quest'ultimo che ha interrotto un digiuno che durava da 5 mesi, mettendo a segno il suo 171° centro con la maglia dello United.
In terza posizione, subito dietro alle squadre di Manchester, troviamo la strana coppia londinese West Ham-Arsenal appaiata a 13 punti. Ha confermato di essere grande con le grande e piccole con le piccole la compagine di Bilic, la quale, tuttavia, pur non riuscendo a conquistare l'intera posta in palio tra le mura amiche al cospetto della neopromossa Norwich, ha dimostrato quantomeno di avere carattere, rimontando per bene due volte lo svantaggio grazie ai gol di Sakho e Kouyaté. Ha invece vinto e convinto la spietata formazione di Wenger, capace di espugnare il King Power Stadium infliggendo al Leicester City la prima sconfitta stagionale. A nulla è valsa la doppietta di Vardy, oscurata dalla giornata di grazia di un super Sanchez, grande protagonista della cinquina dei Gunners con una memorabile tripletta personale. Altro uomo copertina di giornata è senz'altro Daniel Andre Sturridge, tornato nel migliore dei modi a calcare il terreno di gioco di Anfield, trascinando il Liverpool alla vittoria di misura sull'Aston Villa con due segnature molto importanti, anche a livello personale (non timbrava il cartellino dei marcatori dal marzo scorso). Per una squadra che ha ritrovato il sorriso, ce n'è un'altra che è ripiombata nel baratro: stiamo parlando del Chelsea (attualmente sestultimo), incapace di fare bottino pieno al St James' Park, dove ha seriamente rischiato di patire il quarto ko in campionato. In svantaggio di due reti dopo 60', i Blues sono infatti riusciti ad evitare il tracollo grazie soprattutto alla caparbietà di Ramirez, bravo prima a riaprire il match a sei minuti dal suo ingresso in campo al posto dello spento Oscar, e poi a propiziare il 2-2 finale, ingannando Krul sulla strana traiettoria disegnata su punizione da Willian. Da sottolineare, infine, le imposizioni esterne di Everton e Crystal Palace (ora solo a 4 lunghezze dalla vetta), il convincente 3-1 del Southampton sullo Swansea e la prima vittoria in questa edizione della Premier dello Stoke City (2-1 al Bournemouth).
CLASSIFICA: Manchester United 16, Manchester City 15, West Ham 13, Arsenal 13, Leicester City 12, Crystal Palace 12, Tottenham 12, Everton 12, Liverpool 10, Swansea City 9, Watford 9, Norwich City 9, Southampton 9, Chelsea 8, WBA 8, Bournemouth 7, Stoke City 6, Aston Villa 4, Newcastle 3, Sunderland 2.