Il punto sulla Serie A - Un campionato senza padrone
Dalla difesa imperforabile delle prime cinque giornate allo 0-3 a San Siro contro la Fiorentina dopo 23 minuti. Nel posticipo domenicale della sesta giornata l'Inter ha confermato che questa Serie A continua a viaggiare senza regole precise e tra tanti risultati a sorpresa. Al Meazza i ragazzi di Mancini erano chiamati a convincere dopo i cinque successi di misura nei primi cinque turni, ma contro la Fiorentina sono crollati a causa di errori individuali che hanno minato fin dall'inizio l'andamento della partita. Un paio di indecisioni di Handanovic e l'espulsione di Miranda gli strumenti utilizzati per spianare la strada alla Fiorentina. Una volta in vantaggio, la squadra gigliata ha cominciato a orchestrare il gioco a lei più congeniale. Un rapido alternarsi di possesso palla e verticalizzazioni per sfoggiare la partita più bella di questo inizio di stagione e tornare di nuovo in vetta alla Serie A dopo quasi 17 anni. Quella che nel 1998/99 si laureò campione d'inverno era la viola di Trapattoni, questa invece è la Fiorentina di Paulo Sousa che per presentarsi nel nostro campionato non poteva presentare bigliettino da visita migliore.
E' così che dopo sei giornate al vertice c'è una coppia difficile da pronosticare prima dell'inizio dei giochi. E' il frutto dell'imprevedibilità di un campionato che sembra basarsi su un unico assioma: con la caduta della Juventus - dominatrice assoluta dell'ultimo quadriennio - tutti possono sperare nel colpaccio e sognare in grande. Possono farlo perché i campioni d'Italia non danno segnali di risveglio. A Napoli contro la squadra di Sarri hanno perso meritatamente incassando un 2-1 che non spiega bene la superiorità messa in mostra dai partenopei almeno fino al diagonale vincente di Gonzalo Higuain.
La Juventus, una vittoria e due pareggi in sei partite, resta a dieci punti dalla vetta, accantonando almeno per il momento un discorso Scudetto che in questo momento è ad appannaggio di altre squadre. Tra queste c'è sicuramente la Roma, tornata alla vittoria con un roboante 5-1 contro il Carpi che è costato la panchina a Fabrizio Castori. I giallorossi hanno finalmente convinto contro una squadra arrivata all'Olimpico con lo scopo di difendere il pareggio con le unghie e con i denti, una prova di fiducia importante in vista della sfida di Champions League di questa sera.
Nel campionato delle sorprese è obbligatorio menzionare due squadre che stanno raccogliendo i giusti risultati dopo anni di costante crescita. Al terzo posto in classifica è tornato il Torino che ha battuto 2-1 il Palermo, nonostante abbia chiuso la gara in nove. I granata di Ventura con questi tre punti sono tornati davanti al Sassuolo, squadra che resta l'unica imbattuta del nostro campionato nonostante il mezzo passo falso col Chievo Verona.
In ripresa la Lazio di Stefano Pioli. Grazie al secondo successo consecutivo, il primo in trasferta, la squadra biancoceleste agguanta il quarto posto in classifica confermando il punto di vantaggio sui cugini giallorossi. In coda da registrare la prima storica vittoria del Frosinone in Serie A nella sfida salvezza contro l'Empoli. L'Udinese dopo quattro sconfitte consecutive è tornata a conquistare i tre punti sul campo di un Bologna sempre più in difficoltà. Ritorno al successo anche per il Genoa che domenica a pranzo con una punizione di Dzemaili ha messo ko un Milan a tratti irriconoscibile.
A chiudere la sesta giornata la vittoria dell'Atalanta contro la Sampdoria. La squadra di Reja, dopo la sconfitta all'esordio contro l'Inter, ha cominciato a viaggiare a vele spiegate conquistando tre vittorie e due pareggi.
LA CLASSIFICA - Fiorentina 15; Inter 15; Torino 13; Sassuolo 12; Lazio 12; Roma 11; Chievo Verona 11; Atalanta 11; Sampdoria 10; Napoli 9; Milan 9; Palermo 7; Udinese 6; Genoa 6; Juventus 5; Frosinone 4; Empoli 4; Hellas Verona 3; Bologna 3; Carpi 2.