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Inter, GL Rossi: "Una vera squadra comincia dalla difesa"

Inter, GL Rossi: "Una vera squadra comincia dalla difesa"
martedì 30 giugno 2015, 07:482015
di Redazione TMW
fonte Gianlucarossi.it

Non sono abituato a scrivere roba che il giorno dopo, anzi un'ora dopo, è già datata, com'è inevitabile nel calcio, soprattutto in tema di mercato. Questo è sempre stato uno spazio di commento e di approfondimento sul fieno che è già in cascina, non su quello che si sta raccogliendo, per cui i messaggi su questo e quello a mercato in corso mi interessano poco. Si parla a bocce ferme, ma qualcosa sulla nuova Inter, si può già dare per acquisito, per esempio la difesa, almeno per sommi capi. E com'era prevedibile, adesso fanno sganasciare quelli che nelle prime settimane di mercato continuavano a menarla sul fatto che all'Inter non capissero che per ricominciare ad essere competitivi bisognava cominciare dalla difesa. D'altronde c'è da capirli: chi si beve tutto, per giorni e giorni ha sentito solo decine di nomi di centrocampisti e attaccanti e temeva altri 50 gol subiti come quest'anno. In realtà all'Inter non sono proprio scemi e i primi fatti di mercato, fatti non parole, sono stati per la difesa. Miranda e Murillo, brasiliano e titolare in Nazionale in Copa America con voti assai migliori di Thiago Silva il primo e colombiano il secondo sono pronti per essere la nuova coppia di centrali della nuova Inter di Roberto Mancini. Jeison Murillo, 23enne, 183 cm per 78kg è tornato alla grande dopo alcune gare in chiaroscuro col Granada in Liga per i postumi di infortunio ed è stato addirittura goleador in Copa America col Brasile del nuovo compagno di reparto Joao Miranda, 31 anni da compiere, 186cm per 76kg, capace di vincere tutto in Spagnacon l'Atletico Madrid. Chiaro che adesso la posizione degli attuali centrali dell'Inter si fa più competitiva, a cominciare da quella di capitan Ranocchia, che pur avendo rinnovato il suo contratto fino al 2019 ora la maglia da titolare se la dovrà sudare davvero.

E non escludo che di qui a fine mercato uno tra Vidic e Juan Jesus possa anche salutare, forse più quest'ultimo per ragioni di età, ingaggio e plusvalenza. Ovviamente è presto per trarre conclusioni, ma la speranza è che non ci vengano i vermi ogni volta che qualsiasi avversario punti la porta nerazzurra com'è accaduto quest'anno.
Attorno e davanti alla difesa poi si sta muovendo tutto il resto, a cominciare da Geoffrey Kondogbia, sulla carta un colpo talmente importante da aver seminato un incredibile livore tra le penne più curvaiole della concorrenza rossonera: quello che si è letto a proposito del francese, una volta approdato all'Inter per una cifra e un ingaggio inferiori a quelli proposti dal Milan, ma poi alla resa dei conti non realmente disponibili, questa è la dura realtà, ha purtroppo giustificato chi ride a crepapelle di un certo giornalismo satellite, che però si pensava di non dover incontrare, almeno su quotidiani nazionali. Poi c'è Martin Montoya, ma non è detto che Davide Santon debba davvero lasciarci, a meno che non si riesca davvero a fare una plusvalenza quasi doppia nel giro di pochi mesi e lì potrebbe pure essere questione di bilancio che passa sopra le nostre teste. E poi ci sono i giocatori, tenuti in caldo per giorni e forse volutamente 'mollati', come Imbula, solo perché magari se ne sono individuati di migliori a prezzi più vantaggiosi o anche per risparmiare i soldi per trattenere qualcun altro che invece sarebbe destinato a partire. Come ha dimostrato nella brillante vicenda Kondogbia, quando l'Inter (di Mancini) vuole davvero un giocatore, azzanna chiunque. Come vedete, sto rischiando anch'io di allontanarmi dal reale, per andare sul possibile, diversamente da come ho raccomandato all'inizio. Ci ritroveremo presto, non prima comunque che altri dati siano acquisiti. Per ora volevo solo rassicurare tutti, all'Inter non sono stupidi e avevano capito da tempo che il primo reparto da sistemare era proprio la difesa.