Jovetic, due anni (e 11 gol) dopo: la scommessa nerazzurra
Due anni dopo, l'Italia riabbraccia Stevan Jovetic. Se n'era andato in cerca di gloria (e della Champions), sulla scia dei 30 milioni pagati dal Manchester City alla Fiorentina. Adesso, dopo 40 presenze, 11 gol e tanti, tantissimi infortuni, il montenegrino (ri)tenta la fortuna con la maglia dell'Inter, ormai da settimane sul giocatore. Tutto fatto, tutto confermato: accordo economico tra le società, intesa economica col giocatore, visite mediche di rito (superate), firma ed immancabile saluto ai nuovi tifosi.
"Ci vediamo a San Siro". Si riparte da qui, con lo stesso Jovetic che da oggi si unirà assieme al resto dei compagni cercando di mettere in difficoltà, così come si dice in gergo, il tecnico Mancini sulle scelte per l'attacco. Icardi, Puskas, Palacio, Shaqiri e, appunto JoJo.
La "batteria" a disposizione dell'allenatore di Jesi probabilmente subirà ulteriori variazioni da qui fino alla fine del calciomercato, ma certo è che per l'ex-Fiorentina le opportunità non mancheranno. Del resto, la cifra sborsata dal club nerazzurro sottolinea una volontà di investire sul giocatore che non può essere trascurata. Tre milioni subito, riscatto obbligatorio fissato a dodici. Dopo il fallimento dell'avventura in Premier League, Jovetic è pronto a prendersi le sue rivincite, a partire da Pellegrini (l'allenatore al City): "Abbiamo dovuto cederlo, penso sia un giocatore con grandi qualità, ma purtroppo per lui ha subito troppi infortuni e non ha mai potuto giocare con continuità, raramente ha fatto più partite di fila". Per lui, in effetti, lo score inglese parla di 19 partite giocate da titolare, 25 da riserva e ben 64 da indisponibile. Tutto il contrario di quanto si aspettano a Milano, sponda nerazzurra.