Juve, ritorno alla vittoria. E il nuovo modulo convince sempre di più

Dopo la Champions League, la Juventus ritrova la vittoria anche in Serie A e smuove una classifica mai così ferma ad inizio campionato: quattro punti in altrettante giornate, il successo sul Genoa non basta per sorridere a 32 denti, ma regala a Massimiliano Allegri un sospiro di sollievo. E qualche nuova convinzione sotto il profilo tattico, perché il 4-3-3, pur con qualche giocatore adattato, convince: Alvaro Morata è uscito anzitempo per infortunio, ma già contro il City aveva dimostrato di poter fare bene anche sull'esterno. Cosa che oggi ha potuto dimostrare anche Roberto Pereyra, uomo dai mille ruoli, molto positivo dal suo ingresso in campo nell'inedita veste di attaccante esterno; di Cuadrado non vi sarebbe neanche da parlare, perché l'impatto del colombiano nel suo ritorno in Italia è devastante ma non può certo sorprendere. Sorprende invece Mario Lemina, schierato a fare legna in mezzo al campo, forse anche per sfatare la necessità di un regista a tutti i costi: se non hai Andrea Pirlo, non puoi chiedere ad altri di travestirsi da Maestro. Bene Lemina, bene Paul Pogba, che sembra aver compreso le responsabilità gravanti su chi indossa la maglia numero 10 e con due giocatori di corsa accanto (Sturaro oltre al già menzionato ex Olympique Marsiglia) ha potuto dare il suo contributo nelle transizioni offensive.
Da sistemare, fra tanti uomini pronti a sacrificarsi a livello di posizione in campo, la questione legata a Paulo Dybala: Allegri sembra vederlo solo come prima punta, dove però la concorrenza con Mandzukic e Zaza (senza contare lo stesso Morata) ne potrebbe limitare il minutaggio. Schierato come esterno d'attacco, la Joya potrebbe forse perdere in termini di efficacia sotto porta, ma la Vecchia Signora potrebbe guadagnarne a livello tecnico. Nel frattempo, comunque, a Vinovo, torna ad abbozzarsi un sorriso.