Lazio, F.Anderson: "Devo molto a Pioli. Io come CR7? Un onore ma è dura"
Lunghissima intervista a O Globo per Felipe Anderson, col giornale che lo chiama 'Il Nuovo Principe di Roma'. Racconta la sua trasformazione da un anno all'altro e dice "non vi dimenticate che quando sono arrivato a Roma nel 2013 ero infortunato. Non conoscevo il calcio europeo, ho avuto bisogno di un po' di tempo per adattarmi. Il ritmo qui è completamente diverso, è inutile negarlo. Il calcio è molto più fisico, più veloce e più tattico. Non ero abituato a queste marcature. È stato un anno in cui ho giocato poco, ma ha lavorato tanto, ho studiato la tattica, ho ascoltato attentamente i consigli del mio allenatore. Quest'anno ho avuto modo di mostrare le mie qualità migliori grazie anche al nuovo tecnico, al gruppo e alla squadra che mi ha sempre sostenuto. Mi sono guadagnato la fiducia di tutti, sono maturato e questo si vede in campo -riporta LaLazioSiamoNoi.it-. Qui sono cresciuto, ho cambiato la mia personalità.
Ho imparato ad affrontare i problemi, Pioli mi ha dato la possibilità di dimostrare chi sono realmente. La sua tranquillità e la sua fiducia nei miei confronti hanno contribuito a farmi inserire in un campionato così competitivo. Pioli mi dice sempre che devo migliorare ancora. All'inizio di questa stagione non ero titolare, ma lui mi ha sempre tenuto in considerazione. Poco a poco mi sono guadagnato il mio spazio. Devo molto a Pioli e al club. Mihajlovic mi ha paragonato a Cristiano Ronaldo? Sì, mi inorgoglisce. Ma so che per arrivare al livello di Cristiano Ronaldo è dura, se non impossibile. Questo tipo di complimenti mi motiva, mi dà la forza per migliorare ogni giorno. Per me è un grande onore".