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LIVE TMW - Inter, Mancini: "Lazio con valori importanti. Mourinho? Capita"

LIVE TMW - Inter, Mancini: "Lazio con valori importanti. Mourinho? Capita"
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 19 dicembre 2015, 15:302015
di Simone Lorini
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15.30 - Terminata la conferenza stampa di Roberto Mancini.

Chi toglierebbe alla Lazio tra Biglia e Candreva?
"C'è anche Anderson: fanno la differenza, credo che Biglia sia fondamentale a centrocampo per la Lazio, ma gli altri due sono importanti davanti. E' giusto che giochino tutti però".

Su Calleri: la sua percezione sembra essere di un giocatore già pronto.
"Gioca nel Boca, in una squadra importante, ma se dovesse arrivare in Italia adesso avrebbe bisogno di ambientarsi. Ha esperienze importanti, giocare nel Boca è come giocare nell'Inter, nella Juve, nel Milan".

Il mercato estivo scorso ha portato Ljajic e Jovetic, invece di Eder e Salah: quanto è contento ora?
"Quando si fa il mercato bisogna vedere le situazioni. Di Ljajic avevamo cominciato a parlare da maggio, ma il campionato non è ancora finito".

La formazione?
"Miranda gioca, Handanovic e Murillo anche, Medel... sono quattro. Gli altri non li so".

L'esonero di Mourinho?
"Se uno fa l'allenatore, capita. E' una cosa da mettere in preventivo, ma non conosco le situazioni e la storia. Cose che capitano. Il Chelsea non stava andando benissimo, ma se le cose van male c'è un rischio".

Ha parlato abbondantemente del mercato in uscita: qualcuno ha già chiesto di partire?
"No".

Tra Trapattoni, Lippi, Sacchi Ancelotti e Capello chi ha lasciato più il segno nel calcio italiano?
"Sacchi l'ha cambiato sicuramente, Trap anche. Non è facile... gli altri hanno vinto tanto, sono cinque allenatori tra i migliori degli ultimi quarant'anni. E' difficile dire chi ha lasciato di più".

Tanti punti sono arrivati contro medio-piccole: ti aspetti di fare un filotto?
"Magari! Adesso noi dobbiamo pensare alla Lazio e quando andremo a Empoli, che non sarà semplice, penseremo alla sfida contro l'Empoli. Il girone di ritorno sarà difficilissimo, avremo tanti big match fuori casa. E' chiaro che se batti tutte le piccole, diventa fondamentale per arrivare molto in alto, ma servono anche punti negli scontri diretti".

Quante telefonate pensa di fare a gennaio?
"Senza problemi per i nostri giocatori, magari qualcuno che chiedere di andare a giocare, non faremo nulla".

Brozovic è il vostro uomo copertina, ma incide spesso entrando dalla panchina:
"E' un giocatore giovane, ha bisogno di tempo. Inizia a fare gol, una qualità che ha sempre avuto, ha tante qualità e sta diventando davvero forte. Quando entra ed è subito in partita, giocatori di questo tipo sono fondamentali".

Nagatomo poteva andare in estate, ma ora è tornato titolare e ha dichiarato di voler rimanere: ci sono margini per il rinnovo?
"Ci troviamo benissimo con lui, è un grande professionista, mai triste, sempre allegro e sempre pronto. Un giocatore esemplare che può ricoprire diversi ruoli. Se vuole rimanere, non credo che ci siano problemi. A gennaio sicuramente rimane".

L'Inter è la squadra meno italiana della Serie A: cosa vuol dire a livello di lavoro?
"E' da diversi anni che è così all'Inter, oramai i giocatori che sono qui conoscono la Serie A, non hanno avuto difficoltà di inserimento. E' arduo ormai trovare una squadra di soli italiani".

Tra le varie unicità dell'Inter, c'è l'aver giocato meno partite di tutte: vi ha aiutato?
"Sì, abbiamo potuto lavorare durante la settimana e trovare in fretta le migliorie di cui avevamo bisogno".

A gennaio quanti giocatori cambierà dopo i 9-10 dell'estate?
"Al momento nessuno, non credo faremo niente se non la sostituzione di qualche giocatore, nel caso volesse andare via per giocare sempre".

La più grande soddisfazione e delusione del suo anno di tecnico dell'Inter?
"Essere riusciti a risalire da posizioni buoni e la delusione il menisco di ieri mattina".

Ti aspettavi questo veloce rientro della Juventus?
"Ha fatto una serie di vittorie importanti ed era l'unico modo per tornare nel gruppo di testa. I punti che ha perso all'inizio li sta riguadagnando. Ha perso tre giocatori importanti e quelli che sono arrivati ora sono in sintonia con gli altri".

L'Inter ha ritrovato il feeling coi tifosi, domani si prevedono 50 mila persone. Può essere un vantaggio per il vostro obiettivo?
"Per fare qualcosa di importante, tutte le componenti che ruotano intorno alla squadra devono essere in sintonia e avere una buona connessione o al minimo problema può venire fuori una confusione".

Hai stravolto le gerarchie del campionato italiano, qual è stata la cosa più importante fatta qui?
"L'anno scorso l'Inter ha finito in una posizione non consona, anche per un campionato in difficoltà. Deve finire sempre nelle prime cinque".

Finisce il tuo primo anno solare, ora c'è una impronta netta da parte tua: quanto senti la squadra in linea coi tuoi programmi?
"Dobbiamo migliorare molto ancora, ma ovviamente quando inizi la stagione è una cosa diversa rispetto a quando arrivi in corsa. A sua volta, arrivare l'anno scorso in corsa è stato un vantaggio per la preparazione di quest'anno".

La gara di domani sera sarà un'occasione per dimostrare che l'Inter ha fatto il salto di qualità?
"Noi vogliamo essere aggressivi sin dall'inizio, ma nel campionato italiano non è mai semplice. Dovremo essere perfetti per vincere contro la Lazio".

Se dovessi vincere quest'anno, sportivamente parlando, sarebbe una impresa o un miracolo?
"Anche quando hai una squadra forte non è mai facile vincere, in riferimento alle mie vittorie in passato. Non è un problema che ci poniamo, abbiamo un altro obiettivo, vedremo alla fine quanti punti avremo".

Si può prevenire il rischio che domani si giochi con la testa da un'altra parte?
"La fortuna è che noi giochiamo in serale, quindi per forza di cose i giocatori partiranno il giorno dopo, ma è un problema che ci può essere".

L'Inter è una 500, la Juve?
"Una Mercedes station wagon".

Prende parola il tecnico per l'ultima conferenza stampa dell'anno: "L'euforia non mi preoccupa, è normale che la settimana di Natale porti questo, ma speriamo di non aver perso la concentrazione. Sappiamo che sarà una gara difficile, visto che la Lazio ha valori importanti. Ha giocatori forti, la classifica attuale non rispecchia il valore della squadra. Le prime tre squadre saranno Napoli, Juventus e Roma, o Fiorentina, le favorite sono loro ma forse loro pensano il contrario".

14.45 - Il tecnico dell'Inter Roberto Mancini parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida alla Lazio: dopo il passaggio del turno agevole in Coppa Italia, i nerazzurri hanno la possibilità di continuare nella striscia positiva accumulata in campionato. A breve su TuttoMercatoWeb.com, le parole del tecnico jesino riguardo il prossimo impegno in campionato: