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Milan, Berlusconi non vende ma apre a soci di minoranza

Milan, Berlusconi non vende ma apre a soci di minoranzaTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
domenica 15 febbraio 2015, 12:222015
di Gaetano Mocciaro

Il Milan sta vivendo una situazione piuttosto paradossale: da un lato un presente complicato, sia sul piano tecnico che economico, dall'altro un futuro ricco di progetti ed ambizioni. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa il punto su questo aspetto, sottolineando come la famiglia Berlusconi abbia aperto ormai da tre anni all'ingresso di soci di minoranza nel club. Come accade in questi casi, la problematica deriva dalla ricerca di investitori seri e solidi finanziariamente. Aspetto non sempre scontato.

IL COMUNICATO DEL MILAN - Il comunicato pubblicato ieri dal sito ufficiale del Milan, motivato a smentire l'esistenza di incontri decisivi con investitori interessati, ha significato due cose. La prima è che esistono, appunto, delle manifestazioni di interesse, la seconda è che il thailandese Taechaubol non avrebbe convinto Berlusconi a cedere, come sottolinea la Rosea, prima il 30% delle quote e poi il restante 70%.

BARBARA E GALLIANI - Il ruolo cruciale in questo processo di rinnovamento è senz'altro quello di Barbara Berlusconi, ideatrice di numerosi progetti, attiva nella crescita del Milan in termini di marketing ed autosostenibilità (vedi stadio). L'ingresso di nuovi soci aiuterebbe a velocizzare questi processi, ma Barbara è allineata col pensiero della società: gli investitori sarebbero ben visti solo se si accontentassero di quote inferiori al 50%. Un alleato importante, in questo senso, potrebbe essere Galliani. Secondo la Gazzetta il dirigente sarebbe ben lieto di disporre di nuovi fondi sul mercato (in caso dell'arrivo di investitori), mentre rischierebbe di restare coinvolto direttamente in caso di cessione del club.