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Milan, da Inzaghi a Mihajlovic la musica non è cambiata

Milan, da Inzaghi a Mihajlovic la musica non è cambiataTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 26 dicembre 2015, 13:302015
di Tommaso Maschio

Dopo il fallimento della passata stagione con Filippo Inzaghi in panchina il Milan in questa stagione voleva ripartire per entrare nel discorso Champions League e tornare dove il blasone e la storia dicono che gli competa. Per questo in estate si era deciso di puntare su un altro tecnico emergente, ma che non aveva mai vestito la maglia del Milan, come Sinisa Mihajlovic reduce da un'ottima stagione alla Sampdoria investendo una somma importante sul mercato per rendere competitiva la squadra. I numeri dopo le prime 17 gare dell'anno sono però impietosi e dicono che nulla è praticamente cambiato da un anno all'altro. Mihajlovic ha chiuso il 2015 con 28 punti in classifica (8 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte) con 24 reti all'attico e 21 al passivo; Inzaghi lo scorso anno nello stesso arco di gare aveva invece raccolto 25 punti pur perdendo quattro sole volte anziché cinque come il serbo, ma pareggiando molto di più (7 volte Inzaghi, 4 Mihajlovic).

La squadra si esprimeva meglio sia in attacco (26 gol contro 24) sia in difesa (20 gol contro 21) nonostante investimenti molto minori in fase di mercato. Poco quindi è cambiato da Inzaghi e Mihajlovic con il Milan che si augura un'inversione di tendenza nei prossimi sei mesi per poter quantomeno tornare a calcare i campi d'Europa nella prossima stagione.