Morata, ago della bilancia per un grande sogno
Alvaro Morata nelle ultime settimane ha avuto una crescita esponenziale. Se prima poteva battagliare, pur perdendo, per un posto da titolare con Llorente, ora sembra l'assoluto padrone della maglia da centravanti. Sebbene sia un numero nove atipico, come caratteristiche molto simile al primo Iaquinta (ma con margini di miglioramento enormi) e quindi non un grande goleador, però un gran lavoratore per i compagni, capace comunque di banderillare il toro quando necessario. Così, con un Tevez che è già una certezza, la crescita di Morata appare come il classico ago della bilancia. Tra una stagione ottima, perché lo è già con la Juventus praticamente Campione d'Italia, e una straordinaria: Morata, che l'anno prossimo continuerà a vestire il bianconero, potrebbe essere l'uomo giusto per gli ultimi turni di Champions League. Alla finale mancano quattro partite, le due con il Monaco sono sì importanti ma ampiamente a portata, e qualora dovesse continuare con questa crescita allora diventerà un fattore fondamentale per gli ultimi turni.
Anche perché un Tevez così in forma mancano solamente i gol del bimbo de oro. I primi, in Champions League, sono arrivati nella doppia sfida di Dortmund, sebbene siano stati due tocchi relativamente facili. Però Morata è stato più volte pericoloso, sbagliando occasioni, rimanendo sempre nel vivo della manovra per praticamente tutte e due le partite. Fare paragoni è sempre complicato, ma gli Eto'o e i Kakà sono stati decisivi nelle rispettive Champions, ma poi il punto esclamativo lo hanno messo prima Inzaghi e poi Milito. Insomma, Tevez potrebbe trascinare, ma Morata sarà poi chiamato a mettere il punto esclamativo, da centravanti puro.