Napoli, le Eurorivali - Club Brugge, l'habitué della competizione

Novello Colin Farrell, Maurizio Sarri si presenta a vivere la sua Europa League anche In Bruges, come l'attore irlandese nel film del 2009. Il Club Brugge è di certo l'avversaria più pericolosa nel girone dei partenopei: non la più forte della seconda fascia, certo, ma neanche la più scarsa. Ne sa qualcosa il Torino, inserito l'anno scorso nello stesso girone della società belga e costretto a due pareggi per 0-0, oltre che al secondo posto.

La stella della squadra, dal punto di vista tecnico, è il trequartista Victor Vazquez, spagnolo che ha trovato in Belgio la propria dimensione e guida la nuova nidiata di talenti. Su tutti, spicca Obbi Oulare, centravanti classe '96 che promette grandi cose, ma intanto fa da spalla a Nicolás Castillo e Abdoulaye Diaby. Il tecnico è poi un grandissimo del calcio mondiale: Michel Preud'homme, ex portiere che oggi siede in panchina e predilige il 4-4-2. Difesa rocciosa, con Oscar Duarte a fare da chioccia, in porta c'è il turco Sinan Bolat.

La stagione non è iniziata benissimo per il club di Bruges, che dopo 5 partite ha 7 punti nella classifica della Jupiler League; il 7-1 patito nel doppio confronto contro il Manchester United, poi, darebbe adito a dubbi sul futuro europeo dei nerazzurri. Che però della seconda competizione continentale è un habitué e punta a rimanerlo. Come detto, non la peggiore avversaria possibile, ma neanche la migliore. Piccola curiosità: il Club Brugge è arrivato due volte in finale nelle competizioni europei, nel '76 in Coppa Uefa e nel '78 in Coppa dei Campioni. Entrambe le volte fu sconfitto dal Liverpool.