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Napoli, Sarri si defila dal mercato e va all'assalto del tabù Atalanta

Napoli, Sarri si defila dal mercato e va all'assalto del tabù AtalantaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 20 dicembre 2015, 08:452015
di Antonio Gaito

L'ambizione del Napoli? Fare risultato con l'Atalanta. Maurizio Sarri non guarda al di là della sfida di Bergamo, storicamente ostile considerando che sono appena otto i successi azzurri su ben quarantanove sfide. Non a caso l'ultima vittoria partenopea risale al 2010 con un 2-0 firmato Quagliarella-Pazienza. Da quel momento tante delusioni, con il pesante 3-0 del primo anno di Benitez ed il rigore della vittoria parato da Sportiello ad Higuain nella scorsa stagione. Ed il tecnico azzurro l'ha ricordato anche in conferenza stampa: "Mentalità? La gara è semplice a livello di mentalità perchè tutti conoscono la difficoltà del match, sanno già che si giocherà in un ambiente difficile, spesso hanno perso quindi i miei sanno che la gara è difficilissima".

Benitez nel suo primo anno si presentò su un campo tutt'altro che agevole con un ampio turnover, Maurizio Sarri ha un approccio diverso sia per quanto riguarda la formazione - con la conferma dell'undici base - che come motivazioni da trasmettere alla squadra: "Affrontiamo una squadra dal grande rendimento casalingo, quello di Bergamo è un campo difficile e c'è grande rivalità. E' un campo storicamente difficile, ma ci andiamo con la consapevolezza di far bene". Guai infatti a ricordargli del punto nelle ultime due gare: ""Non capisco perchè si debba ricordare sempre Bologna, nelle ultime nove ne abbiamo vinte sette. Fare qualcosa in più significava vincerle tutte. Abbiamo numeri eccezionali, come 14 gare senza subire gol. Migliorare sarebbe tanta roba, già tenere questi non sarà facile".

Testa unicamente sull'Atalanta e nessuna possibilità di cambiare obiettivo in corsa. Per Sarri le favorite scudetto restano Juventus ed Inter mentre il Napoli non ha obiettivi delineati e, per questo, sul mercato la palla passa alla società: "Mercato? Dipende da cosa vuole fare il presidente e da cosa si aspetta da questa squadra. Il mio lavoro è far migliorare i giocatori a mia disposizione, altrimenti avrei fatto il direttore sportivo. Se il presidente mi dice che è cambiato qualcosa nella politica societaria andrà bene, ma in estate si parlò di un anno zero, vedendo dove saremmo arrivati prima di altre valutazioni". Chiaramente con tre competizioni da giocare ed rendimento di questo tipo, almeno una mezzala ed un altro centrale difensivo possono completare la rosa di Sarri.