Roma, col Genoa c'è Garcia. In attesa che Sabatini si chiarisca le idee
Quarantadue giorni. E' il tempo trascorso dall'ultima vittoria conquistata dalla Roma, dal derby regolato con un gol per tempo grazie alle reti di Dzeko e Gervinho. Da allora è iniziato il crollo della compagine capitolina, sette partite senza mai vincere e due umiliazioni: i sei gol incassati al Camp Nou contro il Barcellona e, soprattutto, l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano di uno Spezia che ha trasformato l'Olimpico in terra di conquista e ha staccato il pass per i quarti di finale ai rigori.
La debacle nella coppa nazionale è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, a Roma da qualche giorno è iniziata la caccia al successore. Nel frattempo resta Garcia che oggi, nell'ultimo impegno del 2015, dovrebbe guidare i giallorossi per l'ultima volta.
E' così che mentre il manager francese in conferenza stampa ammetteva di conoscere bene le regole del gioco, Walter Sabatini incassava un no secco da José Mourinho che in settimana ha rescisso il contratto col Chelsea. Una situazione caotica che ha fatto scattare il toto-allenatore, ma che non sembra al momento di semplice e breve risoluzione.
La Roma ha finora proposto il ruolo di traghettatore a grandi allenatori, come Marcello Lippi, che sono interessati a progetti ben più importanti. E nel frattempo ha sondato il campo senza troppa convinzione con Walter Mazzarri prima e Luciano Spalletti poi. Quest'ultimo è al momento il principale candidato per la successione di Garcia. A patto che la Roma decida di puntare realmente su di lui e di offrirgli un progetto a lungo termine. A patto che Sabatini, che per ora brancola a vista, si chiarisca le idee sul nuovo progetto da portare avanti.