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Salernitana, spunta il nome di Cacia per l'attacco

Salernitana, spunta il nome di Cacia per l'attaccoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 24 agosto 2015, 10:002015
di Luca Esposito

Impazza il toto-attaccanti in casa granata. Sono oramai settimane che tra la telenovela Maniero e la pista Coda, tifosi e addetti ai lavori attendono impazientemente di sapere se arriverà la tanto attesa punta voluta da mister Torrente.

Le bocciature sul campo di Calil prima ed Eusepi poi, bomber principi della scorsa Lega Pro, hanno indotto Fabiani a correre ai ripari, per assicurare un centravanti di categoria al tecnico cetarese. Di Maniero e Coda abbiamo sentito di tutto, conosciamo meglio gli altri tre nomi accostati alla società di via Salvator Allende, con particolare attenzione alla new entry Cacia.

Il primo nome è quello di Michele Paolucci, attaccante classe 1986, centravanti di movimento non particolarmente prolifico sottorete. Profilo simile a quello di Coda, la punta di Recanati dopo essere cresciuto nelle giovanili della Juventus ed aver debuttato in A con Catania prima (7 reti) e Siena poi, non ha trovato continuità finendo in serie cadetta al Vicenza (sua migliore stagione realizzativa con 9 goal) e Siena di nuovo, prima di unirsi da due stagioni al Latina. In Ciociaria è finito un po nel dimenticaio con due campionati poco esaltanti. Ora il Latina, dopo l'acquisto di Paponi dal Bologna, lo ha definitivamente messo in lista di sbarco e Fabiani ci sta facendo un pensierino, visti gli ottimi rapporti con il ds Mauro Facci. Paolucci, 182 centimetri x 80 kg, garantirebbe movimento e profondità alla manovra granata, sperando possa raggiungere finalmente la doppia cifra che gli manca in carriera.

Altro nome è quello di Edgar Cani, albanese classe 1989. Tra i nomi citati è quello forse meno indicato dal punto di vista tecnico-tattico per il gioco di Torrente. Gran colpitore di testa, è un attaccante da area di rigore, quindi di poca velocità, ma preziosissimo in fase di possesso palla e nel gioco aereo. Dopo Ascoli, Padova, Piacenza e Modena, con un media decisamente mediocre di reti siglate e gare disputate (circa 4 goal a stagione), ha trovato continuità all'estero, nel Varsavia, campionato polacco, dove per la prima volta ha raggiunto la doppia cifra (11 reti). Ritornato in Italia, sia a Bari che a Carpi, e infine a Catania nello scorso anno, ha stentato nuovamente, tanto da indurre la società etnea a cederlo in prestito al Leeds di patron Cellino. Come Maniero ha la valigia pronta ed attende solo conoscere la sua nuova destinazione. Per profilo e caratteristiche ricorda un altro suo connazionale che ha militato nella Salernitana, Erijon Bogdani, e che ha lasciato il segno nel cuore di molti tifosi granata.

L'ultimo nome in ordine cronologico è quello di Daniele Cacia (nella foto). Sicuramente stiamo parlando del giocatore con più appeal accostato ai colori granata. L'attaccante di Catanzaro classe 1983, è un bomber di razza, attaccante puro con un feeling davvero importante con il goal, soprattutto nel campionato cadetto. Già capocannoniere nel Verona di Mandorlini nella stagione 2012/2013 (24 reti), Cacia ha quasi sempre raggiunto la doppia cifra, superandola di gran lunga addirittura in molte occasioni (18,14 e 17 reti a Piacenza, 11 a Padova e a Bologna nella scorsa stagione). Nonostante questo score impressionante che conta ben 102 reti in serie cadetta, con un media di una rete ogni 2 gare in base ai minuti effettivamente giocati, Cacia non è mai esploso in massima serie, causa anche una serie di infortuni e di circostanze che lo hanno penalizzato. A Firenze infatti, dopo che i viola lo acquistarono dal Piacenza, ebbe complicazioni con l'infortunio patito al malleolo e collezionò poche presenze, condite però da uno storico goal-qualificazione in Coppa Uefa contro il Rosemborg. A Lecce successivamente gli infortuni lo tormentarono e riusci a mettere a segno solo 2 reti, di cui una al Verona, la società che lo acquisterà successivamente. Proprio con gli scaligeri riconquista la A a suon di goal, ma una volta arrivato in massima serie,viene chiuso da un certo Luca Toni, e ritorna in B, al Bologna, dove con 11 reti e 1 nei play-off conquista nuovamente la A.

Quest'anno non sembra rientrare nei piani di Delio Rossi, che insieme a Paponi appena accasatosi al Latina, lo ha inserito nella lista cedibili. A lui infatti, l'ex tecnico granata tanto caro ai tifosi, preferisce oltre al nuovo arrivato Destro, il capitano Acquafresca e Mancosu, ieri in rete al debutto assoluto in serie A contro la Lazio.

Cacia rappresenterebbe certamente una chiara intenzione della società di non voler fare un campionato anonimo: si tratta di un attaccante che vede la porta come pochi, un autentico porta-fortuna con due promozioni alle spalle e tanti campionati giocati al vertice. Lo riporta TuttoSalernitana.com