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Tommasi: "Inter da Scudetto, Maradona ha parlato in prospettiva"

Tommasi: "Inter da Scudetto, Maradona ha parlato in prospettiva"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 21 settembre 2015, 12:552015
di Chiara Biondini

"L'Inter ha speso molto, si è rinforzata e ha il vantaggio di non giocare le coppe europee: E' una pretendente allo scudetto, bisognerà vedere le altre che ora stanno faticando. La Juve deve ritrovare certezze e condizione, non è mai facile continuare a vincere. La Roma ha incontrato un ottimo Sassuolo. Maradona ha parlato del Napoli in prospettiva, per me è una grande squadra e ha scelto Sarri per un progetto che richiede tempo. Il Torino secondo non mi sorprende perchè ha dato continuità. Il nostro calcio si deve chiedere dove finiscono tutti i soldi che girano e gli stranieri che sono aumentati quando dovevano diminuire". Questo quanto dichiarato da Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Calciatori, ospite questa mattina della trasmissione "Pezzi da 90" condotta da Massimo Boccucci sull'emittente umbra Radio Onda Libera.

L'Inter parla poco, non gioca granché ma ha fatto il pieno in 4 giornate con un solo gol preso e 5 segnati...
"Ha un allenatore abituato a vincere e si è rinforzata spendendo molto. Può mettere tutte le energie per lo scudetto non giocando le coppe europee. E' partita bene ma aspettiamo di vedere le altre che in questo avvio di stagione stanno faticando".

La Juve s'è messa in carreggiata?
"A Genova ha confermato di faticare con il problema degli infortuni. E' impegnata su più fronti, non è mai facile continuare a vincere. Deve ritrovare certezze e condizione. E' un cantiere per i cambiamenti che ha fatto".

La Roma ricade nei suoi vecchi errori, visto il pareggio col Sassuolo, quando deve fare il salto di qualità?
"Ha faticato, come del resto si era già visto a Frosinone e Verona. Il Sassuolo, poi, è una squadra di livello che propone gioco e ha personalità".

Il Torino al secondo posto è una sorpresa?
"No, ha dato continuità tecnica ed una realtà ormai da qualche anno".

Maradona ha criticato il Napoli che subito si è scatenato con 5 gol al Bruges e altri 5 alla Lazio...
"Maradona ha guardato alla fine della stagione facendo una previsione. Il Napoli ha un organico importante e ha scelto Sarri per un progetto che richiede tempo".

La Nazionale di Conte ha in pugno la qualificazione alle finali dell'Europeo, eppure siamo solo al 16° posto nel ranking Fifa mentre l'invasione straniera non è cessata: si può essere ottimisti per l'anno prossimo in Francia?
"Vedo bene gli azzurri oggi e in prospettiva. Degli stranieri purtroppo si abusa. Come associazione calciatori abbiamo avversato la riforma in Figc con le rose a 25 squadre: doveva far girare meno soldi e valorizzare gli italiani, invece non è così specie con il libero tesseramento degli under 21 all'estero".

La Lega Pro ha fatto una cura dimagrante da 90 a 54 squadre. Serie A e Serie B si apprestano a perdere almeno due club ciascuna. La drastica riduzione dell'area professionistica fa perdere tanti posti di lavoro. Come regolarsi?
"Va chiarito intanto che il format della Lega Pro è di 60 squadre, poi che siano 54 le iscritte è un altro discorso. Per la Serie A e B è tutto da vedere. Dobbiamo chiederci dove vanno tutti i soldi. La crisi non sta nel numero delle squadre ma nella necessità di onorare gli impegni economici che le società prendono".

Oggi un sindacato dei calciatori come si pone di fronte a questa devastante crisi economica?
"Siamo nel sistema come componente del Consiglio Federale. La Serie A guadagna di più e spende di più. Sui posti di lavoro il dibattito è aperto, ma dobbiamo innanzitutto porci il problema di come gestire il calcio".

E' tornato in campo a 41 anni nel luglio scorso in Europa League con i sammarinesi de La Fiorita: ci riproverà l'anno prossimo?
"E' stata una bella esperienza, ho fatto in bocca al lupo agli amici de La Fiorita perché vincano il campionato così in Champions torno volentieri".