Valdivia, il Mago che ha incantato ovunque. Tranne in Europa
Nel Cile che nella notte tra mercoledì e giovedì contro l'Uruguay ha staccato il pass per la semifinale della Copa America Jorge Valdivia ancora una volta è stato tra i migliori in campo. Il 'Mago' sta trascinando la Roja nella competizione continentale a suon di colpi di classe che ben si sposano col suo soprannome.
Non è certo una sorpresa, a 31 anni il giocatore di Maracay è una certezza per una nazionale e per dei tifosi che possono apprezzare le sue giocate da più di un decennio.
Tutti in Sud America conoscono bene il suo talento perché Valdivia, cresciuto nel Colo-Colo, s'è poi fatto apprezzare anche in Brasile con la maglia del Palmeiras. Un rapporto lungo, durato complessivamente sette stagioni, quello con la società di San Paolo. Fatto di momenti esaltanti, come quelli del primo biennio. E altri più bui, come l'ultimo anno e mezzo trascorso tra qualche infortunio e pochi colpi di genio. Preludio a un addio che era ormai inevitabile.
Una rottura sfruttata con tempestività dall'Al Wahda, club di Abu Dhabi che sul suo sito ufficiale ha già reso noto il nuovo acquisto in attesa delle visite mediche. Un'esperienza non del tutto nuova per il Mago che ha già vestito la maglia dell'Al Ain - altro club degli Emirati Arabi Uniti - dal 2008 al 2010. Anche in questo caso con risultati molto buoni.
Un'occasione economicamente molto vantaggiosa per l'eclettico Valdivia che nel bel mezzo dell'ennesima competizione con il Cile da protagonista ha deciso di mettere fine alle residue speranze di una sua rivincita in Europa.
Osannato in patria, amato in tutto il Sud America, apprezzato in Medio Oriente e poco più di una meteora nel vecchio Continente. Questa la parabola di Valdivia che sbarcò a Madrid nel 2004 per giocare nella terza squadra della città: il Rayo Vallecano.
Una scelta poco fortunata per il trequartista classe '83 che capitò in una stagione a dir poco sciagurata per la società biancorossa: retrocessione dalla seconda alla terza divisione, quattro allenatori diversi in una sola annata e l'ultimo, il basco José Francisco Rojo Arroitia, che di fatto escluse del tutto il Mago dal progetto Rayo. Dopo un anno in Spagna l'avventura in Svizzera nel più tranquillo Servette ma a 23 anni il fantasista cileno non riuscì a stupire gli osservatori europei e nell'estate 2005 decise di tornare in Sud America: prima in Cile, poi in Brasile.
Adesso per lui la seconda avventura negli Emirati Arabi Uniti, un ritorno da protagonista in un campionato capace di attrarre con offerte da capogiro calciatori non propriamente a fine carriera come Valdivia. Un rimpianto per l'Europa che non ha mai potuto apprezzare il vero Mago.