Vidal, meglio di Balotelli. Anche grazie alla Juventus
Arturo Vidal è nell'occhio del ciclone dalla scorsa notte, quando con la sua Ferrari è andato a sbattere, provocando un incidente mentre era alla guida in seguito a un drink di troppo. La polizia cilena è stata moderatamente tranquilla, ritirandogli la patente per qualche mese e senza grosse implicazioni penali, poiché l'incidente è stato di lieve entità, con l'obbligo della firma quando sarà in Italia, al consolato cileno di Milano. Capita a tutti di commettere un errore, ma non è la prima volta che Vidal concede merce per il gossip: pure quello buono, quando con Morata e Caceres era andato in discoteca dopo la festa scudetto. Giusto festeggiare in quel caso, senza nemmeno pensare troppo alle conseguenze. Un paio di anni fa però era stato escluso dalla nazionale cilena proprio per una nottata del genere, in vista di una partita importante. Di più, lo scorso ottobre era stato lo stesso Allegri a lasciarlo fuori per la sfida (ai tempi decisiva) contro la Roma, in campionato, a causa di una rissa in discoteca (e conseguente ritardo all'allenamento). Insomma, è un repetita che non iuvant, al di là delle lacrime che ieri ha versato in conferenza stampa, probabilmente perché rischiare l'esclusione nella Copa America ospitata dal proprio paese è qualcosa di troppo grande per non capire di aver sbagliato.
"È colpa mia", ha ammesso tra i lucciconi.
La differenza fra Balotelli e Vidal è evidente, e probabilmente è stata la Juventus, molto brava a gestire il proprio campione. Che, però, da un anno a questa parte non sembra più così inarrestabile. Anche in finale di Champions ha rischiato più volte il cartellino rosso, dopo un giallo francamente evitabile. È possibile quindi che, dopo la bravata, il centrocampista cileno abbia capito la lezione. Ma non è certo sicuro.