Casertana, pres. Corvino: "Gli ultimi arbitraggi ci hanno stancato"
Grande delusione è stata espressa da parte della Casertana in conferenza stampa, dopo la partita persa in casa dai falchetti per 1-0 con il Cosenza nel campionato di Lega Pro. I campani si sentono defraudati da tempo, e alla fine della partita anche il presidente del club campano Pasquale Corvino ha preso posizione in sala stampa minacciando, in maniera provocatoria, di non mandare la squadra a Catania dove la Casertana dovrà giocare la prossima gara di campionato. "Siamo dispiaciuti, ma le ultime dieci partite per noi sono state una tragedia, a parte il problema degli infortuni: i nostri giocatori subiscono di tutto, falli, espulsioni per minime cose. Abbiamo subito in silenzio, ma adesso credo non si più possibile tutto ciò. Nella partita col Monopoli abbiamo perso quattro giocatori per infortuni. Siamo stati penalizzati in maniera netta, vedremo se sarà il caso di andare a Catania, non andarci, oppure dimetterci e mandare la squadra comunque. Non si può continuare così: se vogliono affossarci, direi che ci sono quasi riusciti. Se dà fastidio la nostra presenza ai vertici di questo campionato, noi questo non l'avevamo messo in conto. Abbiamo fatto tutti gli sforzi per restare ai vertici, ma lottare contro certe situazioni non è bello: non siamo tutelati. Se continua così, allora chiudiamo la storia qui e basta. Se non ci vogliono lassù non possono farci quello che hanno fatto, ce ne andiamo noi, non aspettiamo che ci mandino via gli altri. Veniamo continuamente bersagliati: la Casertana ha giocato un'ottima partita secondo me, i giocatori hanno fatto quello che hanno potuto, ma siamo in una situazione vergognosa.
Fermo restando i meriti del Cosenza, noi abbiamo giocato come potevamo. Non ho niente da contestare ai giocatori, anzi. Se decidiamo di andare avanti, l'impegno non deve mai mancare, ma credo che adesso come adesso le condizioni per andare avanti non ci siano più. Abbiamo investito nello sport, in senso economico, e non esiste essere trattati in questo modo. Un ricorso che ci è stato bocciato con una sentenza interpretata, da cinque giornate subiamo gol in fuorigioco, rigori non dati... Ci riuniremo in settimana con gli altri soci e vedremo se sarà il caso di mandare la squadra a Catania, oppure di mandare la Berretti a Catania, in segno di protesta. Tra infortuni e arbitraggi negativi ci è stata tolta la voglia di combattere. Se il campionato è un affare tra Lecce e Foggia ce lo avrebbero dovuto dire prima, allora non avremmo fatto nessuno sforzo particolare. Lecce e Foggia sono due società forti, con squadre importanti, ma secondo me non abbiamo nulla di inferiore rispetto a queste due squadre. Tutti i sacrifici economici che abbiamo fatto, sono stati fatti con la convinzione che potessimo essere messi al livello degli altri, e noi non veniamo messi al livello degli altri: veniamo penalizzati in continuazione da arbitraggi che sono scandalosi. Dobbiamo combattere con il comune, dobbiamo combattere perché vengono pochi tifosi, poi dobbiamo combattere con gli arbitri, e se tutto ciò ha un costo, che senso ha più continuare?"