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esclusiva

De Biasi: "Russia, ci credo. Il mio futuro? Dipende da tante cose"

ESCLUSIVA TMW - De Biasi: "Russia, ci credo. Il mio futuro? Dipende da tante cose"
© foto di Imago/Image Sport
domenica 16 ottobre 2016, 10:032016
di Francesco Fontana

Vittorie contro Macedonia e Liechtenstein, sconfitta contro la Spagna. Finora 6 punti conquistati sui 9 a disposizione, Albania in piena corsa Mondiale nel girone G, lo stesso dell'Italia. Il suo lavoro prosegue in modo estremamente positivo dopo l'impresa-Europeo, anche se sarà compito arduo strappare il pass per la Russia, considerando che Furie Rosse e azzurri rappresentano un ostacolo particolarmente proibitivo. Nel calcio, però, 'mai dire mai'. Lui stesso lo ha dimostrato, e ora affronterà i prossimi impegni senza alcun tipo di pressione e in totale tranquillità.

Intervistato in esclusiva da TuttoMercatoWeb, il commissario tecnico della Selezione albanese Giovanni De Biasi fa il punto sul cammino verso il Mondiale, concentrandosi in un secondo momento sulla Serie A e sul proprio futuro. Un punto, quest'ultimo, sul quale non ha però voluto sbilanciarsi.

Cosa lasciano in eredità le gare contro Liechtenstein e Spagna?
"Credo sia normale perdere contro la Spagna, la differenza di valori a livello tecnico è evidente. Ci può stare, ci mancherebbe. Poi, indipendentemente dal risultato, ogni gara deve essere analizzata. E ritengo che contro di loro abbiamo fatto comunque bene, nonostante la sconfitta. In generale, sono soddisfatto delle ultime due partite".

Domanda secca: quante possibilità ci sono di arrivare in Russia?
"Non è un problema per noi, non ci poniamo questa domanda. Viviamo e pensiamo giorno per giorno, ma essendo comunque realisti. C'è una Nazionale come l'Italia e un'altra come la Spagna in cui giocano grandissimi campioni che hanno vinto tutto".

Qual è la sua personale gerarchia del vostro girone?
"La Spagna ha valori superiori rispetto a tutte le altre, poi metto ovviamente l'Italia. A seguire direi noi, Israele, Macedonia e Liechtenstein. Noi ci proveremo fino alla fine, questo è sicuro".

Giovani albanesi in rampa di lancio e pronti al calcio che conta: vuole fare qualche nome?
"Non mi piace parlare dei singoli, perché la nostra forza è stata ed è tuttora il gruppo. Ma posso pensare a Manaj che gioca nel campionato italiano, farà sicuramente parte della nostra squadra in futuro. Ora sta acquisendo esperienza, le potenzialità sono note ormai a tutti".

La convince la Nazionale di Ventura?
"Dobbiamo avere pazienza e dare il tempo a Giampiero di lavorare. Deve avere il modo di trovare il giusto equilibrio. Lui è sicuramente l'allenatore giusto per questo tipo di progetto, qualcosa del suo metodo e delle sue idee si è già visto, anche a livello di scelte: i suoi 'fedelissimi' Immobile e Belotti sono stati subito decisivi, poi con l'inserimento di altri giovani di qualità l'Italia potrà solamente migliorare".

Il suo futuro dipenderà dall'esito di questo cammino nelle qualificazioni?
"Dipenderà da tante cose. Ho ancora un contratto con la Federazione valido fino al termine di questo percorso, quindi sono concentrato su questo e voglio sicuramente proseguire fino all'ultima gara. Vedremo poi cosa riserverà il futuro".

In caso di nuova avventura, più Nazionale o le manca il lavoro quotidiano in un club?
"No, per me non c'è differenza. Dipende dal progetto e da cosa viene proposto. Lavoro quotidiano o da commissario tecnico, per me vanno benissimo entrambi. Non cado in depressione se non alleno tutti i giorni. Dipende tutto dal modo in cui lo si fa".

Per quanto riguarda il campionato italiano, crede sia già assegnato lo Scudetto?
"La Juventus ha sicuramente un grande vantaggio rispetto alle altre, ma dobbiamo dire che è anche impegnata su più fronti. La rosa è di assoluto valore, e con Marchisio ci sarà un grande giocatore in più per Allegri, ma nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato".

Corsa alla Champions League: chi è la favorita?
"Roma, Napoli e Inter se la giocheranno fino alla fine, credo saranno queste tre le protagoniste in questa corsa. Non escludo però qualche sorpresa, magari il Milan riuscirà a inserirsi. Voglio inoltre fare i complimenti al Sassuolo: un club solido, sano e che lavora benissimo. La società è un modello di organizzazione".

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