Il buono, il brutto, il cattivo
Il cuore, l'amore, l'ambizione. Chi è rimasto rifiutando i canti delle sirene. Chi, dopo essere approdato nei lidi danarosi, ha deciso di seguire l'istinto e la strada di casa. Chi ha seguito la via del successo, legandosi a due che ben conosce e con cui ha già vinto. E non ce ne voglia Andre Schurrle se nel trio della trequarti delle meraviglia del Borussia Dortmund funge gioco forza da brutto. Però Marco Reus, che ha detto di no ai milioni di tutta Europa per restare al Borussia Dortmund, non può che essere il buono. E Mario Gotze, che era andato al nemico Bayern Monaco salvo poi rientrare, non può che essere il cattivo. Si ritrovano sorprendentemente insieme, in una linea di arcieri che ha pochi eguali in Germania, in Europa, nel mondo.
I gialloneri hanno tirato su una campagna acquisti degna di una corazzata, pure al netto delle cessioni di Hummels e Mkhitaryan. Dembelè, Guerreiro, Merino, Rode, Bartra, Emre Mor, sono altre ciliegine in un'estate di ricostruzione nel segno di gioventù, qualità e futuro. Però quei tre dietro la punta, dietro Aubameyang, sono frecce che pochi altri hanno. Soprattutto perché insieme sono già rodati, con la Germania. Da una vita, da quando giocavano insieme da giovanissimi. Ed ora il buono, il brutto (non ce ne voglia, Schurrle, ma non è un Adone), ed il cattivo, sono insieme. Per sconfiggere il Grande Bayern Monaco.