Juve, accordo con Gundogan. Ora tratta col Borussia. Cavani ha dett ok. Ecco la strategia di Marotta per bloccare Allegri: rinnovo fino al 2019, più soldi e squadra più forte. L'Inter senza Champions vende Icardi a Mou. Sousa resta a Firenze
Ringrazio i tifosi della Juventus che mi hanno scritto un po' dovunque, mail, twitter, facebook e compagnia cantante. Non merito tanto. In sostanza sostengono che le mie critiche nelle tv e sulle radio che frequento e il mio scetticismo bianconero cosmico, abbiano contribuito a stimolare la reazione dei giocatori della Juve. Non credo mi abbiano mai ascoltato o letto, non penso di meritare tanta attenzione, ma non importa. Io, se permettete, insisto.
La Juventus sta facendo delle cose straordinarie e impensabili, sicuramente mai accadute in più di cento anni di serie A. Partire da dodici punti dopo dieci giornate e arrivare in vetta con quindici vittorie di fila è leggenda, non storia. Chapeau.
Detto questo sono sempre convinto che le energie spese per la rimonta e l'arrivo della Champions con tutto quello che porterà via la sfida col Bayern, rilanceranno il Napoli che gioca un calcio migliore, più da squadra, e ha mantenuto un percorso più lineare. Sbaglio? Può darsi. Trattasi di opinioni figlie della cultura calcistica, della storia e della cronaca.
In attesa del futuro, comunque in Juventus non stanno mai fermi. Marotta ha capito che questa volta Allegri fa sul serio e ci sono diverse possibilità che a fine anno saluti la compagnia. Il corteggiamento del Chelsea non è finito, Allegri resta fra i candidati anche se nelle ultime settimane gli emissari di Abramovic hanno incontrato anche Simeone e l'ex ct cileno Sanpaoli e Conte resta in pole position.
Tutto questo Marotta lo sa e ora che dopo le fibrillazioni autunnali il rapporto con l'allenatore è tornato sereno, il direttore generale della Juventus sta facendo un piano per convincere Allegri a restare. Ma non solo. A restare felice, soddisfatto e motivato.
Le strade sono due, un piano personale con il prolungamento del contratto e l'adeguamento economico e uno tecnico con una Juventus più forte, più giovane e più italiana.
Sul prolungamento del contratto che scade nel 2017, la trattativa è già stata avviata. La Juve è pronta a rilanciare per altre due stagioni, fino al 2019, con una opzione fino al 2020. Sotto l'aspetto economico il contratto di Allegri, fatto anche di bonus, è destinato a raggiungere i cinque milioni di euro, quello che in sostanza guadagna Conte in Nazionale e il Milan ha offerto allo stesso Ct. Per l'Italia sono contratti al top, è chiaro che il Chelsea paga di più, ma il discorso in questi termini si pone male, è un calcio diverso. Allegri farà le sue controproposte.
Nel frattempo è stato studiato un piano tecnico che prevede l'acquisto di almeno tre giocatori importanti, un regista, un attaccante e un difensore.
Sul regista davanti alla difesa c'è già l'accordo con Gundogan. Marotta e soprattutto Paratici hanno lavorato molto sul padre del ragazzo che è in sostanza quello che valuta e prende le decisioni. L'accordo c'è, sostanzialmente il signor Gundogan ha detto sì e il ragazzo è d'accordo, la sua esperienza al Borussia si è sostanzialmente esaurita con l'esonero di Klopp, ha bisogno di nuovi stimoli. Si spiega anche così il deciso no al rinnovo del contratto (scade nel 2017) proposto dal Borussia. Con l'ok del giocatore sarà più facile andare a trattare con la società tedesca che in gennaio aveva chiesto 30 milioni. La base è alta, ma la Juve conta di spuntare un prezzo inferiore proprio perché il giocatore rischia di andare a scadenza.
Il secondo colpo sarà Cavani già cercato l'anno scorso. Anche qui è intervenuto il padre che è stanco come e più del figlio del dualismo con Ibra e soprattutto non ama il campionato francese, ha voglia di ritrovare l'adrenalina della serie A. Il problema non è il Psg, ma l'ingaggio del giocatore che guadagna una cifra impossibile per la Juve. Si cercherà una soluzione spalmando o roba del genere.
Terzo colpo è un difensore e su questo c'è più riserbo. La pista più logica riporta a Benatia che conosce il nostro calcio, piace molto ad Allegri e con il Bayern c'è in piedi il discorso Coman dopo quello con Vidal. Si tratta di capire cosa vuol fare Ancelotti del difensore che con Guardiola non ha trovato tanto gloria.
Ma non è escluso che Marotta abbia in testa qualche colpo a sorpresa dal mercato internazionale.
Oltre a questo, è previsto l'arrivo di Berardi e sono già stati acquistati Mandragora e Sensi in accordo con il Sassuolo.
Sul discorso Pogba Allegri è molto aperto. Se la cessione del francese dovesse portare in cassa 100-120 milioni da reinvestire, non si opporrebbe. Diverso il discorso Dybala: l'argentino è incedibile almeno per un altro paio d'anni. In uscita anche Morata che il Real vuol riscattare e qualche dubbio c'è anche sul riscatto di Cuadrado che non ha mai fatto impazzire Allegri. Dipenderà dalla sua costanza di rendimento nei prossimi mesi. Si da per scontato, infine, il rinnovo di Barzagli mentre Caceres sarà lasciato andar via.
A proposito di programmi futuri, le fibrillazioni dei giorni scorsi tra la Fiorentina e Sousa hanno portato a rinsaldare il rapporto tra allenatore e società viola. Nei numerosi incontri con il presidente Cognigni è stato chiarito tutto, Sousa ha un contratto, resterà a Firenze con entusiasmo per provare a vincere qualcosa. La società ha parlato di rafforzamento e di un piano di lavoro che l'allenatore portoghese ha approvato. E' stata fatta anche una lunga riunione tecnica, ci sono le idee molto chiare non solo sui ruoli, ma anche sui nomi di alcuni giocatori indicati da Sousa per fare un ulteriore salto in avanti. Rogg, Pradè e Angeloni con il team tecnico sono già al lavoro, cercheranno di piombare sui giocatori richiesti il prima possibile. Sousa ha chiesto di avere la rosa già fatta per il ritiro, soprattutto se la Fiorentina dovesse arrivare terza e fare lo spareggio per la Champions.
Più difficile pensare al futuro di Milan e Inter e non solo per i problemi contingenti. Il Milan aspetta di sapere che fine farà la vicenda mister Bee e se entreranno nuovi soci. Il discorso e i piani cambierebbero di parecchio.
L'Inter sta analizzando il piano B per rientrare dalle esposizioni e pagare i riscatti in essere. Al momento la strada è una sola: vendere Icardi. L'argentino è l'unico ad avere grande mercato e grandi richieste. La valutazione attorno ai cinquanta milioni non spaventa il Manchester e Mou ha ottenuto l'ok dalla società e dal giocatore. Se l'Inter dovesse decidere di vendere l'argentino, il primo ad essere interpellato sarà proprio Mou che domani sera sarà al Meazza per seguire il ragazzo da vicino.