La dura vita del dodicesimo. Neto e la Juve, quando salutarsi è inevitabile
Un caso forte, improvviso. Norberto Mourara Neto sarebbe pronto a dare il suo addio alla Juventus, dopo le parole del suo agente. "Non erano questi i patti", ha detto a Gazzamercato. Al momento del suo approdo a Torino, il brasiliano arrivato a parametro zero dalla Fiorentina sapeva benissimo che avrebbe ricoperto il ruolo di secondo e di dodicesimo. In estate, però, ha chiesto d'andar via ma la Juventus, evidentemente conscia delle qualità del ragazzo, ha deciso di tenerlo con sè a Torino. A gennaio l'addio sembra ora prossimo, quello di Neto è un caso che scoppia all'improvviso. Con Buffon titolare, non si può d'altra parte che essere dodicesimi.
Per una stagione Neto lo ha accettato, pure voluto. Poi ha deciso che sarebbe stato meglio andare a giocare, la società se l'è tenuto stretto. Forse non ha torto nessuno, in questo caso. Certo è che le parole di Marotta che parla di "caccia al nuovo Buffon", non siano digerite facilmente da Neto e dal suo entourage. Umano, comprensibile. Il patto era diverso ma le strade del mercato e del calcio sono infinite. E lasciarsi senza rimpianti, e senza accuse, sarà la strada migliore a gennaio.