Roma, Spalletti: "I calciatori vanno ascoltati, hanno le loro esigenze"
Ieri sera presso l'Università degli Studi di Tor Vergata, nell'aula magna di Economia, l'allenatore della Roma, Luciano Spalletti, ha tenuto in un evento organizzato dell'A.I.A.C. (Associazione Italiana Allenatori Calcio), una lezione ad allenatori e studenti di Scienze Motorie. All'arrivo, il tecnico toscano ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: "L'importante è farsi trovar pronti. Se ci si fa trovare pronti si vince". Tra i temi affrontati, il futuro del direttore sportivo, Walter Sabatini, sul quale l'allenatore è sicuro: "Sono convinto che resterà alla Roma". Inoltre nell'aula ha puntato il dito contro chi arriva nel calcio grazie alle raccomandazioni e confermando che il dialogo nel calcio è fondamentale per spiegare schemi e capire i ragazzi.
Ha convinto Sabatini a restare?
"Sabatini sa quello che fare da solo, non è il tipo che si fa convincere molto. A me è sempre sembrato ben intenzionato verso la Roma e quindi sono convinto che resterà. Perché quando si fanno le cose con sentimento e con impegno come le fa lui è segno che la cosa ti sta a cuore e quando ti sta a cuore si va avanti".
C'è qualcun altro che deve convincere a rimanere, qualche giocatore magari?
"Siamo in un mondo libero, è un mercato aperto sotto qualsiasi aspetto. Questo fa parte dei giochi, bisogna essere bravi nelle trattative ed essere stimolanti. Bisogna organizzare bene quello che è il futuro essendo pronti a sterzare. In questo mondo ogni giorno parte un treno, e bisogna essere pronti a salirci sopra oppure a cambiare biglietto. Va fatto in un attimo altrimenti parte anche l'altro".
Sabatini ha detto che avrà un incontro con Dzeko:
"La società Sabatini, Baldissoni e Zecca li incontro nei prossimi giorni. E' una cosa normale, anche se gli si vuole dare un taglio particolare, i dirigenti incontrano l'allenatore e i calciatori. I calciatori vanno ascoltati, hanno le loro esigenze. Ognuno cerca, pure essendo bravi ragazzi, di fare i propri interessi come è corretto che sia".
Ha avuto rassicurazioni da Sabatini sul fatto che la qualità della rosa rimane alta?
"Se li devo incontrare nei prossimi giorni non ho avuto ancora rassicurazioni. Per quello che è successo negli ultimi anni, dove il nostro direttore è stato un po' additato di aver cambiato tanti giocatori, è segno che è bravo a fare il suo lavoro. Se ti fai trovare sfornito di idee, oppure di intenzioni o di conoscenze diventa più difficile. Poi però bisogna anche agire, perché l'importante è la conoscenza ma più importante è l'azione. Perché se tu conosci ma non fai nulla rimani lì".