Roma, Totti: "Mi fa male il silenzio. A giugno deciderò il mio futuro"
A Roma continua a tener banco il caso legato a Francesco Totti. Il capitano giallorossa chiede più spazio o comunque più chiarezza all'interno del progetto Roma, come ha ribadito ai microfoni di 90° minuto: "Ho ancora la passione per fortuna e finché ho questa cosa qui, la mia testa mi dice di continuare e nessuno potrà impedirmi di smettere - riporta Vocegiallorossa.it -. Ognuno ha la libertà di dire ciò che vuole, ma l'ultima parola spetta a me. A giugno deciderò il mio futuro".
"In questo momento fa più male il silenzio, io sono un tipo abbastanza chiuso, ascolto, medito e poi al momento giusto, parlo - ha aggiunto -. Mi dispiace stare in panchina, ma l'ho messo in preventivo, sono sempre pronto quando vuole il mister, ho sempre dato tanto per la Roma poi è normale giocare di meno a questa età. Più in alto posso fare il dirigente, l'allenatore, il secondo, spero di restare ovviamente sempre nella Roma, è il mio sogno. Se le due strade non portano però alla stessa via, vedremo. Buongiorno buonasera con Spalletti? Anche quella è una strada, ma va bene così. La battuta alla giornalista? Sì, che ci fa con me le ho detto? Tanto non gioco. Se ridi perché ridi, se non ridi perché non ridi, ogni cosa che faccio è sbagliata, era una battuta", ha concluso.