Siena, Mele-Durio: botta e risposta sul futuro del club
Torna di moda la querelle tutta interna al Siena sulle quote di maggioranza della società toscana. Ospiti ieri di Siena TV, Pietro Mele e Anna Durio sono tornati sulle rispettive posizioni. Ecco quanto riportato da tuttosienacalcio.com: "Sono stato il primo ad incontrare la Durio - ha raccontato Mele - a fine 2015, poi quando Ponte ha avviato la trattativa, sono rimasto all'oscuro. L'aumento di capitale ha estromesso me e gli altri piccoli soci. Noi avevamo fatto una proposta per prenderci carico della società, ma non ci hanno ascoltato. Ho fatto di tutto per sedermi ad un tavolo con tutte le parti in causa. Io ancora credo nella possibilità di rilevare la Robur, il percorso deve iniziare. Non ho ambizioni particolari, voglio solo esercitare il diritto di prelazione - ha proseguito - e portare persone che sarebbero i proprietari, per migliorare la situazione e la città e fare il bene di società e tifosi, per il loro rispetto. Moggi non lo conosco. Capisco lo scetticismo, ma c'è stata mala informazione".
"Mele l'ho incontrato ad ottobre 2015 - ha spiegato, invece, Anna Durio - le cose sono poi evolute come sapete, ma ad ora sarei pronta ad un nuovo colloquio con lui, non ho nessun problema. La querelle della trattativa spero sia chiusa, me lo auguro. Da dove arrivano i soldi per la Robur? Dalla ditta di famiglia, la Teknoship, che si occupa di riparazioni e forniture navali, dove è mio marito a gestire il tutto. Ho progetti per le infrastrutture ed anche il discorso Mens Sana è portato avanti - ha continuato -. Ho il diritto di superficie sui campi della Polisportiva, 4 ettari inutilizzati, costati 160.000 euro, posso costruire quando voglio".