Una Lasagna indigesta. Ma non per tutti: Giuntoli, ringraziato, ringrazia
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Lasagna dura da mandar giù: viene abbastanza semplice fare ironia sulla sconfitta del'Inter contro il Carpi, ma è d'obbligo raccontare la storia di Kevin Lasagna, questo ragazzo classe '92 di San Benedetto Po. Che fino al 2014 giocava, da protagonista, con l'Este in Serie D (21 gol in 33 presenze) e due anni dopo si trova a dire la sua nella lotta scudetto con la maglia del Carpi. Facendo un favore a Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo che l'ha portato nel calcio dei professionisti e oggi gongola perché il suo Napoli, proprio grazie al pareggio in extremis, ha allungato a quattro punti il vantaggio sui nerazzurri.
Un gol a San Siro, i titoli dei quotidiani anche per quel cognome così usuale di domenica ma in ben altro contesto; un gol per dimostrare di meritare la massima categoria, magari allontanando le voci di mercato sul possibile ritorno in Serie B, ove è seguito dal Cesena. La classifica lasagna domenicale, insomma, non è stata indigesta per tutti.