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Ventura: "Lavoro e professionalità per il presente e il futuro del Torino"

Ventura: "Lavoro e professionalità per il presente e il futuro del Torino"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 26 febbraio 2016, 10:242016
di Raimondo De Magistris

Giornata di conferenza stampa per Giampiero Ventura, allenatore del Torino che questa mattina ha presentato la sfida contro il Milan che andrà in scena domani a San Siro e non solo. La gara sarà valida per la 27esima giornata di Serie A: "Una sintesi del lavoro di questi anni? Oggi il Toro ha giocatori di proprietà ed è tornato in Europa, in più è in atto una programmazione visto che in estate tutta Italia parlava del Torino e dei giovani acquistati. Quattro anni fa il sogno era trovarsi nella parte sinistra della classifica, noi abbiamo alzato l'asticella in modo da puntare a competere ogni anno con le formazioni che lottano per l'Europa. E qui allora si tratta di capire come fare perché a parole è tutto semplice. O si fanno campagne acquisti con calciatori pagati 10/15 milioni oppure si programma una crescita acquisendoli quando sono ancora dei talenti da sviluppare. Avendo tanti giovani è normale che non tutti siano immediatamente pronti per il campionato, ma lavorando lo saranno e faranno divertire il pubblico. Lavoro e professionalità sono le due parole più importanti per il presente e per il futuro del Toro. Il nostro lavoro è quello di far capire ai giovani la strada da seguire, far scattare dentro la molla del mettersi a disposizione. Dobbiamo costruire dei giocatori che poi facciano divertire il pubblico.
L'obiettivo non è andare in Europa, ma andare verso l'Europa per poi rimanerci stabilmente. L'unico modo per coniugare risultati sportivi ed economici è quello di puntare sui giovani e lavorare in questo modo. La tappa di domani è importante non tanto per il risultato ma per la prestazione. Dobbiamo ritrovare la spensieratezza del gioco, il coraggio di osare. Questo è un gruppo estremamente positivo.

Vorrei che domani ci fosse convinzione e serenità perché nulla ci è precluso. Il risultato di San Siro deve essere la conseguenza di quello che facciamo, non l'obiettivo. La partenza estremamente positiva di quest'anno ha creato aspettative ancora maggiori di quelle che c'erano quest'estate. E' evidente che quando ci sono grandi aspettative e trovi una difficoltà questa viene amplificata. Ogni anno abbiamo incontrato degli ostacoli lungo il cammino, ma siamo sempre stati capaci di superarli. Se uno vuole costruire qualcosa di duraturo deve avere pazienza. Il Torino è in grado di fare molto, occorre ritrovare la spensieratezza e la convinzione soprattutto per permettere ai giocatori di crescere e fortificarsi sotto tutti gli aspetti. In questo ultimo pezzo di campionato ci sarà spazio per coloro che finora ne hanno trovato meno, come Jansson, Martinez e Gaston Silva. Sono ragazzi che hanno lavorato sempre in silenzio ed è giusto che possano ritagliarsi un loro spazio. Loro mi ricordano il primo Maksimovic, che all'inizio non giocò molto ma una volta che si conquistò il campo non lo lasciò più. La cosa che mi piacerebbe si facesse è scindere il risultato della domenica da quella che è la prestazione proiettata verso il futuro. Ora abbiamo una serie di partite sulla carta non semplici, ma la facilità del match dipende anche da noi. La sfida di domani è estremamente stimolante: affronteremo una squadra in salute nella Scala del calcio".