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11 mesi di passione: Pisa saluta la B. Dai tifosi un messaggio alla società

11 mesi di passione: Pisa saluta la B. Dai tifosi un messaggio alla societàTUTTO mercato WEB
martedì 9 maggio 2017, 09:152017
di Tommaso Maschio

“Una stagione da riscattare... Una categoria da riconquistare... Un futuro da riprogrammare... Tutti uniti bisogna continuare a lottare”. Con questo striscione i tifosi del Pisa hanno salutato la Serie B a undici mesi di distanza dalla sua conquista nei play off contro il Foggia e da questo enorme segno d'affetto e di attaccamento alla maglia dovrà ripartire il Pisa nella prossima stagione di Lega Pro.

Che l'avventura in Serie B, conquistata dopo sette anni di sofferenze e un nuovo inizio in Serie D, sarebbe stata più dura di quanto si pensasse all'indomani della vittoria contro i pugliesi lo si era capito già in estate con l'allora presidente Fabio Petroni finito agli arresti domiciliari per la bancarotta della sua azienda, il passaggio di consegne al figlio neanche ventenne Lorenzo, il susseguirsi di voci di un imminente acquisto da parte di Victor Pablo Dana che però non giungeva mai al termine, le dimissioni del tecnico-condottiero Rino Gattuso e il rischio di un esodo massiccio dei giocatori che poi non si verificherà. A fine agosto la prima svolta con il sindaco Filippeschi che annuncia l'accordo ormai trovato fra le parti e Gattuso che torna in panchina.

Sembra la fine di un incubo e l'inizio di una nuova pagina nella storia del Pisa, ma l'illusione dura poco con la trattativa che si interrompe nuovamente e la Lega Serie B che deve intervenire per non rischiare di ritrovarsi con un campionato monco, potenzialmente falsato e un serio danno di immagine per la categoria. Si arriva così a dicembre con la squadra di fatto in amministrazione controllata e a un passo dal fallimento quando fra le offerte giunte sul tavolo di sindaco e Lega arriva quella di Giuseppe Corrado, già presidente della catena di multisale cinematografiche The Space, che la spunta e diventa proprietario del club toscano. Un arrivo che salva la società dalla sparizione, ma poco può fare per evitare la retrocessione. La squadra infatti stenta nonostante l'impegno e la voglia non manchi mai, i rinforzi (pochi) di gennaio non riescono a incidere come sperato e le penalizzazioni dovute alle mancanze della gestione precedente azzoppano ulteriormente la squadra nerazzurra che scivola sempre più giù in classifica fino all'epilogo di ieri sera con il Cittadella che passa per 4-1 all'Arena Garibaldi e condanna alla Lega Pro con due giornate d'anticipo il Pisa.

Per il Pisa il prossimo sarà l'ennesimo anno zero da cui ripartire, rifondare e cercare di riconquistare la Serie B con la proprietà che, dopo sei mesi di apprendistato, è chiamata a dimostrare quanto vale e quali ambizioni insegue. Consapevole però di avere nei tifosi un patrimonio da non dilapidare.